MONDO
Approvata il 20 novembre 1989
Compie 25 anni la Convenzione Onu sui diritti dell'Infanzia
La ricorrenza si celebra nella Giornata dell'infanzia e dell'adolescenza, istituita proprio per ricordare l'approvazione della Convenzione. Tante le iniziative di Unicef Italia in programma
Le iniziative per la giornata
Per celebrare i 25 anni della Convenzione l’Unicef Italia ha previsto una serie di iniziative. Tra queste, la scelta del film “Sarà un Paese” del giovane regista Nicola Campiotti, come simbolo della giornata. La pellicola – che esce oggi nelle sale cinematografiche – esplora e racconta l’Italia attuale attraverso lo sguardo di un bambino di 10 anni, alle prese con un Paese saturo di contraddizioni e difficoltà, ma anche colmo di speranze e propositi per un futuro migliore.
Ed è frutto del lavoro dello stesso regista anche il video “25 anni di diritti”, dedicato ai 25 anni della Convenzione, che racconta il prima e il dopo l’approvazione del documento attraverso lo sguardo dei bambini.
Tra le altre iniziative previste, una in collaborazione con il mondo del calcio. Il prossimo week end, in tutti gli stati della Serie A, i calciatori e gli arbitri entreranno in campo accompagnati dai bambini.
Oggi inoltre è stato presentato il rapporto dell’Unicef “La condizione dell’infanzia nel mondo - Immaginare il futuro: l'innovazione per tutti i bambini”. Un’analisi da cui emerge che ogni giorno i diritti di milioni di bambini vengono violati. Basti pensare che nel mondo il 20% più povero dei bambini ha il doppio delle probabilità di morire prima dei cinque anni del 20% più ricco. Quasi un bambino su quattro, inoltre, nei Paesi meno sviluppati è coinvolto nel lavoro minorile e milioni di bambini subiscono sistematicamente discriminazioni, violenze fisiche e sessuali, abuso e incuria.
Bambini “fantasma”
Secondo il rapporto, in tutto il mondo, il 79% dei bambini più ricchi sotto i cinque anni sono stati registrati alla nascita, ma solo il 51% dei più poveri gode del diritto ad avere un'identità ufficiale. E mentre l'80% dei bambini che vivono in città è registrato, questo è vero solo per il 51% di coloro che vivono in campagna.
L’istruzione
Quasi nove bambini su dieci che appartengono al 20% più ricco delle famiglie nei paesi meno sviluppati del mondo frequentano la scuola primaria - rispetto a solo circa sei bambini su dieci delle famiglie più povere. Il divario può essere drammatico anche nei paesi a medio reddito. In Nigeria, per esempio, il 94% dei bambini delle famiglie più ricche ha frequentato la scuola, contro il 34% dei bambini delle famiglie più povere. Indipendentemente dalla ricchezza, le bambine continuano ad avere meno opportunità di studiare.
La situazione delle adolescenti
Le adolescenti hanno più probabilità di sposarsi o convivere a 19 anni rispetto ai maschi della stessa età, e meno probabilità rispetto ai ragazzi di avere una buona consapevolezza sui rischi del virus HIV. In Asia meridionale, i ragazzi hanno quasi il doppio delle probabilità delle ragazze di sapere come proteggersi.
L’accesso ai servizi igienici
Quasi tre quarti (o circa 1,8 miliardi) dei 2,5 miliardi di persone in tutto il mondo che ancora non hanno accesso a servizi igienici vive in aree rurali. I dati provenienti da India, Bangladesh e Nepal, per esempio, mostrano pochi progressi tra il 1995 e il 2008 nella migliore copertura dei servizi igienico-sanitari tra i più poveri.
Evitare l'esclusione di milioni di bambini dall'innovazione
Per l'Unicef, inoltre "è necessario un intervento urgente per evitare che milioni di bambini vengano esclusi dai vantaggi dell'innovazione". Il Rapporto "chiede a governi, professionisti dello sviluppo, imprese, attivisti e comunità di lavorare insieme perché le nuove idee possano sfidare alcuni dei problemi più urgenti che affrontano i bambini e per trovare nuovi modi di ampliare le innovazioni migliori e più promettenti".