ECONOMIA
Pressione fiscale al 40,9%. In salita rapporto deficit/pil
Consumi, effetto 80 euro. Sale la busta paga, ma la spesa resta al palo
La crisi pesa ancora sul reddito delle famiglie e l'aumento a regime degli 80 euro in busta paga si è preferito metterlo da parte invece che spenderlo. L'Istituto nazionale di statistica sottoliena infatti un aumento della propensione al risparmio degli italiani che nel 2014 risale ai livelli del 2009.
Pressione fiscale terzo trimestre al 40,9%. In salita anche rapporto deficit/pil
E questo perché se la crisi non molla, neanche la pressione fiscale è da meno. L'esborso richiesto dal fisco sfiora infatti il 41% (40,9%, 0,7 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo 2013).
In un quadro generale in chiaro scuro per i conti dello Stato, per un rapporto deficit/pil salito nei terzo semestre dello scorso anno di 0,2 punti percentuali, fino a raggiungere il 3,5%. Nei primi nove mesi dell'anno il rapporto è stato del 3,7%, ci certifica l'Istat, peggiore di 0,3 punti percentuali nel corrispondente trimestre 2013.
Aumentano le entrate ma anche le uscite. Nel III trimestre del 2014 le entrate totali delle amministrazioni pubbliche sono infatti aumentate dello 0,4% (con un'incidenza sul Pil del 44,5%) mentre le uscite dello 0,8% (sul Pil l'incidenza e' salita al 48%).
Cisl al governo: allargare il bonus fiscale per rilanciare la crescita
Sui benefici in busta paga il segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli, esorta il governo a estenderne il beneficio anche ai pensionati, agli incapienti e a chi percepisce redditi superiori ai 26.000 euro attuali. “Sicuramente il bonus fiscale degli 80 euro è un bell’aiuto per chi lo percepisce, ma perché possa determinare un aumento dei consumi con effetti positivi sulla crescita del Paese", scrivono dal sindacato di Via Po, è necessario allargare la platea di chi ne giova.