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ECONOMIA

Legge di bilancio

Conte: "La manovra è descritta come ardita, ma non lo è". L'ira di Confindustria

"Non si governa dicendo che di spread non te ne frega" dice il leader degli industriali Vincenzo Boccia, aggiungendo: "Questo governo intende aprire i cantieri? O qualcuno immagina che l'Italia non è quella delle opere faraoniche, come ha detto qualcuno, è solo quella delle piste ciclabili?"

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"La manovra viene descitta come particolarmente ardita, in realtà non è così. Prevediamo scosatamento del deficit molto, molto contenuto. Abbiamo ereditato" un rapporto "deficit-Pil dell'1,2% ma va considerato anche" il peso dell'Iva che è pari a "12,5 miliardi di euro. Siamo partiti da un 2% nel rapporto deficit-Pil, bisogna parlare di uno scostamento reale dello 0,4%". Lo ha detto, intervenendo all'assemblea nazionale dell'Anci, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Se la risposta italiana alla bocciatura Ue della manovra è che le misure non cambiano, desta qualche preoccupazione, però, nel governo italiano la questione spread. Il premier in una intervista alla 'Stampa' e a 'Repubblica' sottolinea che "sicuramente se lo spread sale, o se comunque si mantiene alto a questo punto, è un problema, quindi dobbiamo augurarci che scenda. Abbassiamo tutti i toni. Facciamo sistema affinché ciò avvenga. Io sto lavorando perché lo spread si abbassi. Vogliamo e dobbiamo mandare un messaggio di fiducia".

Boccia: "Non permetteremo di scipparci il futuro"
"Difficilmente mi arrabbio. Sono molto arrabbiato, ma uso la forza del pensiero e non quella deitoni", dice il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dopo aver parlato della manovra e del Governo alla platea di industriali Ict dell'Anitec-Assinform. "Più la situazione si rende tesa e più io sono calmo ed è nella mia natura ma siamo arrabbiati. E' solo nei toni che non ci mostriamo arrabbiati ma nel merito siamo arrabbiati e molto determinati". "Anche se lo diciamo con toni dolci questo non significa che non siamo arrabbiati". "Non permetteremo a nessuno di scipparci il futuro"

"Il punto debole è proprio la crescita"
Per il leader degli industriali "il punto debole della manovra è proprio la crescita". Boccia ha sottolineato come sia "un po' paradossale che il governo dica che è pronto al dialogo ma poi che non modifica niente, quindi non si capisce quale dialogo pretenda di avere con l'Europa"."Il governo - ha aggiunto  - ha lanciato una sfida condivisibile in chiave europea, sforare i parametri per crescere, compensando lo sforamento con la maggiore crescita. Ma il punto debole della manovra è proprio la crescita per cui prima lo dimostra con un'analisi di impatto, meglio è. Ci sono molti dubbi e il governo sulla crescita si gioca la sua credibilità".

"Non si governa dicendo che di spread non te ne frega"
"Non si può governare il Paese dicendo che dello spread non te ne frega niente", aggiunge Boccia, "Chiediamo alla politica il senso del limite. Abbiamo la capacità di dire che solo grazie alle dichiarazioni aumenta lo spread, il che è una magia".

"Questo governo - aggiunge - intende aprire i cantieri a partire dalla Torino-Lione, dal Tap, dalla Pedemontana? O qualcuno immagina che l'Italia non è quella delle opere faraoniche, come ha detto qualcuno, è solo quella delle piste ciclabili, con tutto il rispetto? E' questa l'Italia del futuro? Quali risorse il governo intende puntare per il futuro del Paese? Sul fondo di garanzia, su industria 4.0, sui giovani?". Quanto alla misura del reddito di cittadinanza, Boccia sottolinea che esso non viene contestato a priori. "Ma vogliamo chiarire un aspetto: nel reddito di cittadinanza non puoi rinunciare a tre lavori, quando sarebbe già un miracolo una sola proposta di lavoro. Ci chiediamo se questo non sia una forma di assistenzialismo".

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