POLITICA
Dopo le regionali in Emilia Romagna e Calabria
Conte: "Salvini è il grande sconfitto. Indegno andare in giro a citofonare"
Il premier: "I cittadini hanno inteso il voto come referendum su di lui". Poi: "Spero in un ampio fronte progressista contro queste destre. Ora pensare all'agenda 2023, basta piantare bandierine". Tensioni tra Pd e M5S? "I numeri in Parlamento restano immutati". Salvini: "Conte lavori per il Paese, non per odio verso di me"
"Salvini esce il grande sconfitto da questa competizione"
"Non ho cambiato idea: avevo detto che sono appuntamenti elettorali regionali anche se per carità possiamo anche dare loro dei significati politici. C'è stato chi ha inteso fare di questo appuntamento elettorale, impropriamente, un referendum contro o pro il governo nazionale. Mi riferisco a Salvini che esce il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini lo hanno inteso come referendum su di lui", dice Giuseppe Conte ai cronisti assiepati fuori da Palazzo Chigi.
Salvini al citofono "indegno e oscurantista"
"E' indegno andare in giro a citofonare additando singoli cittadini. Mi ricorda pratiche oscurantiste del passato: è un dagli all'untore che non possiamo accettare, tanto meno da chi per 15 mesi ha fatto il ministro dell'Interno e aveva una grande responsabilità di perseguire quei reati e ora ha una grande responsabilità come leader d'opposizione. Sono scorciatoie che non possiamo accettare", attacca il premier.
"Iniziata parabola discendente della Lega"
La Lega "ha iniziato una parabola discendente", sottolinea il presidente del Consiglio, osservando come il partito di Matteo Salvini oltre alla sconfitta di Borgonzoni in Emilia-Romagna non abbia raggiunto il primato neppure in Calabria.
"Spero in ampio fronte progressista contro le destre"
"La prospettiva di governo è di più ampio respiro: dobbiamo lavorare per contrastare queste destre. Mi auguro che si possa rafforzare un ampio fronte progressista, riformista, alternativo alle destre, dove possano trovare posto tutte le forze pur con diverse sensibilità che vogliono condurre una politica alternativa alle destre. Io sono un costruttore per definizione", afferma Giuseppe Conte.
"M5s non causa nessuna instabilità. Numeri in Parlamento immutati"
"Nessuna instabilità. Il Movimento a marzo arriverà agli Stati generali che torneranno utili per rilanciare entusiasmo ed energia del M5s. Continuerò sempre più ad avere gli amici del Movimento pronti nell'azione di governo", assicura il presidente del Consiglio.
E a chi gli chiede di possibili tensioni nel governo dopo la sconfitta del M5s risponde: "I numeri in Parlamento sono diversi" rispetto alle elezioni regionali, un appuntamento al quale è improprio attribuire significati nazionali".
"Ora agenda 2023, basta piantare bandierine"
"Non vedo l'ora di incontrare le forze politiche, individuare le priorità, un cronoprogramma e un'agenda da definire nel dettaglio per il 2023. Non possiamo più permetterci smarcamenti, di piantare bandierine, la gente ci chiede azione", dice poi Conte ai cronisti.
Prescrizione. "Troveremo l'intesa"
"Domani il ministro Bonafede illustrerà le linee programmatiche per la giustizia. Per quanto riguarda la riforma del processo penale stiamo lavorando tutti intensamente per trovare una soluzione non tanto di mediazione politica, perchéi cittadini non ci chiedono questo, una via di mezzo, che potrebbe essere anche una cosa sconcia dal punto di vista dell'efficacia, ci chiedono un servizio efficiente", spiega il presidente del Consiglio. "Nell'ambito di questo ci sarà anche la norma dedicata alla prescrizione. State tranquilli che troveremo l'accordo".
Salvini: Conte lavori per Paese, non per odio verso me
"Leggo che anche oggi il signor Conte passa il tempo ad attaccarmi e a dire che deve lavorare per contrastare me e le destre. Gli ricordo che deve lavorare per il bene degli italiani, non perché odia qualcuno. Chi vive di rabbia e rancore vive male, poverino. Camomilla per Giuseppi". Cosi replica al premier il leader della Lega, Matteo Salvini.