MONDO
Usa e Iran sostengono il premier iracheno al Maliki nella lotta contro al-Qaeda
Iraq, continuano gli scontri tra esercito e al-Qaeda nella regione di al-Anbar
L'aviazione governativa irachena ha bombardato Ramadi, una delle due città cadute in parte sotto il controllo dei miliziani di al-Qaeda: 29 i morti. L'assalto dell'esercito alla città di Fallujah, invece, per il momento non avrà luogo. Si attende, infatti, l'evacuazione dei civili per evitare vittime. Fuori dalla città si combatte già
Iraq
Si continua a combattere in Iraq, nella regione occidentale di al-Anbar, a maggioranza sunnita. Gli scontri vedono miliziani di al-Qaeda contrapporsi a esercito e gruppi tribali. La battaglia si è inasprita alcuni giorni fa nella città di Ramadi, quando le forze di sicurezza hanno rimosso con violenza, un accampamento messo in piedi per protestare contro il governo di Nouri al-Maliki, premier iracheno sciita, al potere dalle elezioni legislative del 2005. Le divisioni etniche sono una delle cause all'origine delle violenze, che hanno causato finora centinaia di vittime tra civili e combattenti.
Qualche giorno fa il premier iracheno Nuri al Maliki, sostenuto da Stati Uniti e Iran, ha ribadito che i miliziani qaedisti presenti a ovest di Baghdad saranno sconfitti."Non cederemo un metro del terreno fino a quando non avremo vinto tutti i gruppi terroristici e portato in salvo la gente di al Anbar" ha detto Maliki.
La scorsa settimana il gruppo qaedista conosciuto come “Lo Stato Islamico dell'Iraq” ha preso il controllo del centro di Fallujah e di parti di Ramadi.
Ieri, il primo ministro iracheno, ha rivolto un appello agli abitanti e ai leader tribali di Fallujah affinché aiutino le forze di sicurezza a combattere i terroristi di al-Qaeda.
La situazione a Ramadi - L'aviazione governativa irachena ha bombardato oggi Ramadi, capoluogo della regione occidentale di al-Anbar, e una delle due città cadute in parte sotto il controllo di insorti sunniti sostenuti da miliziani qaedisti. Il ministero della difesa di Baghdad afferma in un comunicato citato dalla tv panaraba al Arabiya che 25 insorti sono stati uccisi nei raid. In precedenza, fonti mediche a Ramadi avevano riferito di 4 civili uccisi nei bombardamenti notturni.
La situazione a Fallujah - L'esercito iracheno sta rafforzando l'assedio a Fallujah, l’altra città della provincia di Anbar, nell'Iraq occidentale, caduta nei giorni scorsi nelle mani dei miliziani di al-Qaeda. Lo hanno detto fonti della sicurezza irachena a 'Sky News Arabia'. Le stesse fonti hanno precisato che l'assalto a Fallujah per il momento non avrà luogo. Si attende, infatti, l'evacuazione dei civili per evitare vittime.
Si combatte, intanto, fuori dalla città. Gli scontri sarebbero divampati oggi dopo che ieri un funzionario dell'esercito e quattro soldati sono stati catturati dai militanti, nel corso di combattimenti nella stessa zona.
Il sostegno di Stati Uniti e Iran – A sostegno del primo ministro Nuri al Maliki nella lotta contro i miliziani di al- Quaeda, si sono schierati Stati Uniti e Iran. Entrambi i Paesi si sono offerti di inviare aiuti militari al governo sciita di Baghdad. Uno scenario che, secondo alcuni esperti, fa pensare a un'alleanza tra i due Stati.
La telefonata di Joe Biden alle autorità irachene - Il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha parlato al telefono con il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki e con il presidente del Parlamento del Paese, Osama al-Nujaifi. Nella telefonata, avvenuta ieri, Biden ha offerto il suo sostegno alla lotta dell'Iraq contro il ramo locale di al-Qaeda, e ha detto di essere preoccupato per chi sta soffrendo a causa del terrorismo.
La portavoce del ministro degli Esteri iraniano - L'Iran sta sostenendo il governo iracheno nella lotta contro al-Qaeda. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, nel corso di un briefing con la stampa. "La posizione dell'Iran contro il terrorismo è sempre stata chiara. Stiamo sostenendo le misure del governo iracheno nella lotta al terrorismo e all'estremismo che ha afflitto parte di questo paese" ha dichiarato. "Forniremo ulteriore supporto" a Baghdad, ha aggiunto la portavoce, che ha quindi invitato la comunità internazionale ad "adottare provvedimenti comuni nella lotta a estremismo, violenza e terrorismo".
Bonino: solidarietà dell’Italia al governo iracheno - "Esprimo la solidarietà dell'Italia al governo iracheno, impegnato in queste ore nella gestione della grave crisi di sicurezza che investe in primo luogo la popolazione civile". Così il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha commentato la recrudescenza di violenza in Iraq. "Sosteniamo il processo di ricostruzione del quadro di sicurezza, in una logica di stabilità regionale, anche attraverso l'azione dell'Unione europea" ha aggiunto la titolare della Farnesina, che ha ribadito come sia essenziale l'affermazione dello stato di diritto e della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, attraverso il dialogo inclusivo tra tutte le forze politiche e la società civile.
Qualche giorno fa il premier iracheno Nuri al Maliki, sostenuto da Stati Uniti e Iran, ha ribadito che i miliziani qaedisti presenti a ovest di Baghdad saranno sconfitti."Non cederemo un metro del terreno fino a quando non avremo vinto tutti i gruppi terroristici e portato in salvo la gente di al Anbar" ha detto Maliki.
La scorsa settimana il gruppo qaedista conosciuto come “Lo Stato Islamico dell'Iraq” ha preso il controllo del centro di Fallujah e di parti di Ramadi.
Ieri, il primo ministro iracheno, ha rivolto un appello agli abitanti e ai leader tribali di Fallujah affinché aiutino le forze di sicurezza a combattere i terroristi di al-Qaeda.
La situazione a Ramadi - L'aviazione governativa irachena ha bombardato oggi Ramadi, capoluogo della regione occidentale di al-Anbar, e una delle due città cadute in parte sotto il controllo di insorti sunniti sostenuti da miliziani qaedisti. Il ministero della difesa di Baghdad afferma in un comunicato citato dalla tv panaraba al Arabiya che 25 insorti sono stati uccisi nei raid. In precedenza, fonti mediche a Ramadi avevano riferito di 4 civili uccisi nei bombardamenti notturni.
La situazione a Fallujah - L'esercito iracheno sta rafforzando l'assedio a Fallujah, l’altra città della provincia di Anbar, nell'Iraq occidentale, caduta nei giorni scorsi nelle mani dei miliziani di al-Qaeda. Lo hanno detto fonti della sicurezza irachena a 'Sky News Arabia'. Le stesse fonti hanno precisato che l'assalto a Fallujah per il momento non avrà luogo. Si attende, infatti, l'evacuazione dei civili per evitare vittime.
Si combatte, intanto, fuori dalla città. Gli scontri sarebbero divampati oggi dopo che ieri un funzionario dell'esercito e quattro soldati sono stati catturati dai militanti, nel corso di combattimenti nella stessa zona.
Il sostegno di Stati Uniti e Iran – A sostegno del primo ministro Nuri al Maliki nella lotta contro i miliziani di al- Quaeda, si sono schierati Stati Uniti e Iran. Entrambi i Paesi si sono offerti di inviare aiuti militari al governo sciita di Baghdad. Uno scenario che, secondo alcuni esperti, fa pensare a un'alleanza tra i due Stati.
La telefonata di Joe Biden alle autorità irachene - Il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha parlato al telefono con il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki e con il presidente del Parlamento del Paese, Osama al-Nujaifi. Nella telefonata, avvenuta ieri, Biden ha offerto il suo sostegno alla lotta dell'Iraq contro il ramo locale di al-Qaeda, e ha detto di essere preoccupato per chi sta soffrendo a causa del terrorismo.
La portavoce del ministro degli Esteri iraniano - L'Iran sta sostenendo il governo iracheno nella lotta contro al-Qaeda. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, nel corso di un briefing con la stampa. "La posizione dell'Iran contro il terrorismo è sempre stata chiara. Stiamo sostenendo le misure del governo iracheno nella lotta al terrorismo e all'estremismo che ha afflitto parte di questo paese" ha dichiarato. "Forniremo ulteriore supporto" a Baghdad, ha aggiunto la portavoce, che ha quindi invitato la comunità internazionale ad "adottare provvedimenti comuni nella lotta a estremismo, violenza e terrorismo".
Bonino: solidarietà dell’Italia al governo iracheno - "Esprimo la solidarietà dell'Italia al governo iracheno, impegnato in queste ore nella gestione della grave crisi di sicurezza che investe in primo luogo la popolazione civile". Così il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha commentato la recrudescenza di violenza in Iraq. "Sosteniamo il processo di ricostruzione del quadro di sicurezza, in una logica di stabilità regionale, anche attraverso l'azione dell'Unione europea" ha aggiunto la titolare della Farnesina, che ha ribadito come sia essenziale l'affermazione dello stato di diritto e della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, attraverso il dialogo inclusivo tra tutte le forze politiche e la società civile.