ECONOMIA
I lavoratori chiedono un incontro al Mise
Fiat, quarto giorno di presidio degli operai di Termini Imerese
Gli operai dello stabilmento siciliano protestano da mercoledì scorso e chiedono risposte sul loro futuro occupazionale
Palermo
Prosegue davanti ai cancelli dello stabilimento di Termini Imerese della Fiat il presidio degli operai e dei lavoratori delle aziende dell'indotto: protestano da mercoledì scorso e chiedono risposte sul loro futuro occupazionale. Domani le tute blu torneranno a riunirsi alle 16,30 nel piazzale antistante la fabbrica.
I sindacati chiedono un incontro al Mise
Dovrebbe arrivare entro martedì la data di convocazione al ministero dello Sviluppo economico dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm per discutere della vertenza degli operai della Fiat di Termini Imerese. L'ha assicurato ai rappresentanti dei lavoratori il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, durante l'incontro di ieri mattina in prefettura. I sindacati chiedono al governo di intervenire e all'azienda di rivedere le proprie scelte sulla fabbrica siciliana. La cassa integrazione scadrà, per tutti i lavoratori,in giugno e già a partire da aprile potrebbero partire le prime lettere di licenziamento degli operai. I metalmeccanici, quindi, chiedono che il ministero convochi nuovamente un tavolo con il Lingotto per un rilancio del sito siciliano.
I sindacati chiedono un incontro al Mise
Dovrebbe arrivare entro martedì la data di convocazione al ministero dello Sviluppo economico dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm per discutere della vertenza degli operai della Fiat di Termini Imerese. L'ha assicurato ai rappresentanti dei lavoratori il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, durante l'incontro di ieri mattina in prefettura. I sindacati chiedono al governo di intervenire e all'azienda di rivedere le proprie scelte sulla fabbrica siciliana. La cassa integrazione scadrà, per tutti i lavoratori,in giugno e già a partire da aprile potrebbero partire le prime lettere di licenziamento degli operai. I metalmeccanici, quindi, chiedono che il ministero convochi nuovamente un tavolo con il Lingotto per un rilancio del sito siciliano.