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ECONOMIA

Fine di un'era

La Nissan licenzia Carlos Ghosn, l'amministratore delegato arrestato in Giappone

Ghosn e un altro consigliere del cda, Greg Kelly, sono ancora detenuti in un carcere di Tokyo, dopo essere stati arrestati per aver dichiarato guadagni inferiori a quelli realmente percepiti

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Il cda di Nissan ha votato per il licenziamento presidente Carlos Ghosn, estromettendo l'uomo che ha guidato la compagnia automobilistica nipponica per quasi due decenni, trasformandola in uno dei piu' grandi gruppi automobilistici del mondo attraverso l'alleanza con la francese Renault.

Ghosn e un altro consigliere del cda, Greg Kelly, sono ancora detenuti in un carcere di Tokyo, dopo essere stati arrestati per aver dichiarato guadagni inferiori a quelli realmente percepiti. Il cda di Nissan, secondo quanto rivelano fonti dell'azienda, ha licenziato anche Kelly.

La stessa Nissan ha accusato Ghosn e Kelly di uso personale dei beni aziendali, al termine di un'indagine interna durata un mese.

Gli inquirenti sono stati autorizzati a prorogare fino al 30 novembre la detenzione di Ghosn.

Mitsubishi Motors si riunira' la settimana prossima per discutere del futuro di Ghosn e sembra intenzionata a licenziarlo. Renault invece non ha fatto decadere Ghosn dal suo incarico di ceo ma si e' limitata a designare come ceo ad interim il chief operating officer Thierry Bollore' e come presidente provvisorio non esecutivo Philippe Lagayette, in attesa di ricevere spiegazioni da Tokyo.

Secondo gli analisti, il futuro dell'ormai ventennale alleanza franco-giapponese e' a rischio: la strategia di Ghosn di procedere verso una ulteriore integrazione fino a una sostanziale fusione ha incontrato forti opposizioni in Giappone, sia dentro l'azienda sia in ambienti governativi. Sebbene Nissan abbia un fatturato annuo di quasi il 60% superiore a quello della Renault, la compagnia francese detiene il 43% delle azioni e dei diritti di voto di Nissan, contro una partecipazione del 15% del gruppo giapponese in Renault.
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