ECONOMIA
Causa per danni non patrimoniali
Lodo Mondadori: Cir chiede a Fininvest altri 30 milioni
"La causa -spiega un comunicato dell'azienda - è la naturale conseguenza del giudizio di Cassazione del settembre 2013"
Milano
La Cir di De Benedetti ha formalmente avviato contro la Fininvest di Silvio Berlusconi una nuova causa civile con cui chiede il risarcimento di altri 30 milioni di euro per la vicenda del Lodo Mondadori. Lo conferma una nota della holding della famiglia De Benedetti a seguito delle indiscrezioni di stampa.
"La causa - si spiega nel comunicato - è la naturale conseguenza del giudizio di Cassazione del settembre 2013 che, confermando quanto in precedenza già deciso sia dal Tribunale sia dalla Corte di Appello di Milano, ha accertato il diritto di Cir al risarcimento anche del danno non patrimoniale, e ne ha rinviato la liquidazione ad apposito nuovo giudizio civile".
La quantificazione fatta da Cir del danno subito ammonta a 30 milioni. La nuova richiesta è stata presentata lunedì scorso dopo che la Cassazione lo scorso settembre con la sentenza che ha stabilito il risarcimento di 494 milioni di euro alla società della famiglia De Benedetti ha ritenuto, in via definitiva, che Cir debba essere risarcita anche per i ''danni non patrimoniali''. Danni dovuti alla ''lesione del diritto ad un giudizio reso da un giudice imparziale'' accertato anche dal procedimento penale, già passato in giudicato, per cui il giudice Metta e gli avvocati Giovanni Acampora, Attilio Pacifico e Cesare Previti furono condannati definitivamente per corruzione in atti giudiziari.
"La causa - si spiega nel comunicato - è la naturale conseguenza del giudizio di Cassazione del settembre 2013 che, confermando quanto in precedenza già deciso sia dal Tribunale sia dalla Corte di Appello di Milano, ha accertato il diritto di Cir al risarcimento anche del danno non patrimoniale, e ne ha rinviato la liquidazione ad apposito nuovo giudizio civile".
La quantificazione fatta da Cir del danno subito ammonta a 30 milioni. La nuova richiesta è stata presentata lunedì scorso dopo che la Cassazione lo scorso settembre con la sentenza che ha stabilito il risarcimento di 494 milioni di euro alla società della famiglia De Benedetti ha ritenuto, in via definitiva, che Cir debba essere risarcita anche per i ''danni non patrimoniali''. Danni dovuti alla ''lesione del diritto ad un giudizio reso da un giudice imparziale'' accertato anche dal procedimento penale, già passato in giudicato, per cui il giudice Metta e gli avvocati Giovanni Acampora, Attilio Pacifico e Cesare Previti furono condannati definitivamente per corruzione in atti giudiziari.