ECONOMIA
Nessun aumento di capitale in vista
Accordo con Veba, Fiat completa l'acquisizione di Chrysler
Intesa da 3,6 miliardi di dollari. Marchionne: "Saremo costruttori globali". La gioia di Elkann: "Apettavo questo momento dal 2009"
I contenuti dell'accordo
L'intesa prevede una erogazione straordinaria che Chrysler pagherà a tutti i soci, per un totale pari a circa 1,9 miliardi di dollari. Fiat pagherà in cash, invece, l'altra parte, 1,7 miliardi di dollari, e lo farà utilizzando la liquidità disponibile: non è previsto infatti un aumento di capitale da parte del Lingotto, che quindi non chiederà risorse ai soci per salire al 100% del gruppo. Chrysler e il fondo sanitario Usa hanno inoltre concordato un memorandum d'intesa, a integrazione dell'attuale contratto collettivo di Chrysler, nel quale sono previste ulteriori contribuzioni da parte di Chrysler a Veba per un importo complessivo pari a settecento milioni di dollari in quattro quote paritetiche pagabili su base annua. Il pagamento della prima quota avverrà in concomitanza con il closing dell'operazione con Fiat, mentre le tre rimanenti quote saranno versate nei tre anni successivi nel giorno dell'anniversario del pagamento della prima quota.
La soddisfazione di Elkann
"Nella vita di ogni grande organizzazione e delle sue persone ci sono momenti importanti, che finiscono nei libri di storia. L'accordo appena raggiunto con Veba è senza dubbio uno di questi momenti per Fiat e per Chrysler", sottolinea Marchionne, che si dice "per sempre grato al team di leadership per il sostegno e per il loro incessante impegno nel realizzare il progetto di integrazione che oggi assume la sua forma definitiva". "Il lavoro, l'impegno e i risultati raggiunti da Chrysler negli ultimi quattro anni e mezzo sono qualcosa di eccezionale", sottolinea John Elkann, che dà "il benvenuto a tutte le persone di Chrysler nella nuova realtà frutto dell'integrazione di Fiat e Chrysler". Soddisfatti anche i sindacati e gli enti locali.
Anche i sindacati danno un giudizio positivo
"L'accordo siglato in queste ore consentirà di procedere alla fusione e integrazione tra Fiat e Chrysler - commenta il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano - rendendo disponibili ulteriori risorse finanziarie utili per rilanciare tutti gli stabilimenti del gruppo, con prospettive maggiormente positive per i lavoratori. Ora è indispensabile in tempi brevi procedere a investire, come annunciato, negli stabilimenti italiani a partire da Mirafiori e Cassino". Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, parla della "giusta conclusione di scelte che abbiamo ritenuto oculate, che consistono nel guardare fuori dall'Italia. Questo conferma che è stata scelta giusta". Per il sindaco di Torino Piero Fassino l'intesa "rafforza il ruolo di player globale" del gruppo. "Una scelta strategica - dice - da cui ci attendiamo positive conseguenze anche per l'Italia e per Torino".
Le stesse auspicate dal presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, che chiede anche al governo di portare avanti nuove politiche fiscali e industriali per rilanciare l'intero settore.