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MONDO

Esplosione da 10 kilotoni

La Corea del Nord fa il suo quinto test nucleare, il più potente di sempre: "Quasi come Hiroshima"

L'esperimento scatena un sisma di magnitudo 5.3. "Monteremo testate nucleari sui missili balistici" dicono gli scienziati nordcoreani. Si tratta del quinto test effettuato da Pynogyang, tensione internazionale altissima. Obama minaccia "gravi conseguenze". La Corea del sud: "atto imperdonabile". Il premier giapponese Abe: atti intollerabili

Il leader nordcoreano Kim Jong Un
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La Corea del Nord ha effettuato il suo quinto test nucleare. Il più potente di sempre, che ha determinato un sisma di magnitudo 5.3 nel nordest del Paese. La conferma è arrivata con un annuncio trionfale della tv di stato, nel giorno del 68mo anniversario della nascita dello stato nordcoreano, mentre sugli schermi passavano le immagini di gente in delirio che applaudiva le riprese aeree del nuovo test. "I nostri scienziati nucleari hanno condotto un esperimento su una testata nucleare di nuova concezione” ha spiegato la conduttrice, mentre l'agenzie di stampa locale scriveva che il test “ha finalmente confermato la struttura e le caratteristiche specifiche di una testata nucleare standardizzata in modo da poter essere montata su missili balistici strategici". In sostanza, da oggi Kim Jong Un dispone della tecnologia adatta a montare un’ogiva nucleare sui missili.

La conferma del test da parte di Pyongyang è arrivata dopo la denuncia da parte di Seul di un forte terremoto artificiale, di magnitudo 5.3, nell'area di Punggye-ri (avvertito anche in Giappone) scatenato da un’esplosione pari a 10 kilotoni, la più potente mai provocata dalla Corea del Nord, “poco meno forte di quella della bomba atomica su Hiroshima" come hanno riferito fonti militari di Seul. E immediate sono state le reazioni internazionali, in un contesto già difficile determinato dal dispiegamento dello scudo antimissile Thaad, annunciato da Washington e Seul nella penisola, che sta deteriorando ancora di più le relazioni tra Usa e Giappone da una parte e Cina e Russia dall'altra.

Questo quinto, plateale test nordcoreano riaccende i timori di un’apocalisse. Nel 2015 Kim Jong Un aveva rivelato di possedere ordigni all'idrogeno. A gennaio di quest’anno aveva assicurato di aver fatto esplodere la sua prima bomba H, di "una potenza distruttiva da cento a mille volte superiore all'atomica convenzionale". E secondo fonti d'intelligence, i ricercatori nordcoreani sarebbero riusciti a miniaturizzare le testate, rendendole adatte ai lanci con razzi a lungo raggio, montati anche sui sommergibili. Con il test odierno, e se questo scenario fosse provato, il salto di qualità della corsa atomica di Pyongyang sarebbe decisivo: il rischio di un attacco nucleare all'idrogeno non investirebbe più solo l'Estremo Oriente, ma l'intero pianeta.

Obama minaccia "gravi conseguenze"
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha minacciato "gravi conseguenze" e ha invitato i vertici di Corea del Sud e Giappone a immediate consultazioni. "Il Presidente - ha riferito Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca - ha indicato che continuerà a consultarsi con gli alleati nei giorni a venire per dimostrare che le provocazioni della Corea del Nord avranno serie conseguenze".

Premier giapponese Abe: atti non tollerabili
Il premier giapponese Shinzo Abe ha detto che il sospetto test nucleare della Corea del Nord, è "un atto non tollerabile" e il Giappone inoltrerà una forte protesta se dovesse essere confermato. Le ultime rilevazioni dei sismologi confermano che il tremore è stato avvertito a scarsa profondità, e due mesi fa un satellite americano aveva individuato un programma in atto nella sede di Punggye-ri, a nord est del paese, che in genere il regime di Pyongyang usa per i test atomici. Il Consiglio Nazionale della Sicurezza (Nsc) in Giappone si sta coordinando con i governi di Stati Uniti e Corea del Sud per analizzare la situazione e verificare le più recenti immagini dei satelliti. Dopo l'ultimo esperimento nucleare condotto a gennaio, la Corea del Nord ha proseguito nei suoi atti di sfida alla comunità internazionale, tra cui il lancio di un missile da un sottomarino, finito nelle acque territoriali del Giappone a fine agosto. Sin dal primo test atomico condotto nel 2006, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto al Paese una serie di sanzioni.

Dura nota di protesta del governo sudcoreano 
In una nota diffusa dal ministero degli esteri della Corea del Sud  si evidenzia che il governo coreano considera il test nucleare del 9 settembre "una sfida grave e imperdonabile e si dichiara pronto a impedire qualsiasi azione di provocazione della Corea del Nord che minacci la sicurezza dei cittadini sudcoreani".

Anche la Cina ha espresso "opposizione risoluta" verso il nuovo test nucleare della Corea del Nord e "invita con decisione" a rispettare le sue promesse sulla non proliferazione, si legge in una durissima nota del ministero degli Esteri.
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