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Coronavirus

Lettera della Commissione europea

Coronavirus, Ue: tenere aperte frontiere, no ad azioni non coordinate

Limitare le restrizioni a "circostanze eccezionali". Inoltre, le misure non dovrebbero in nessun caso essere annunciate in modo unilaterale, senza averne prima informato il paese interessato

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Bruxelles chiede di tenere le frontiere aperte nonostante i nuovi focolai di Covid-19 e di limitare le restrizioni a circostanze del tutto eccezionali. E' quanto si legge in una lettera della Commissione europea riportata dal quotidiano spagnolo El Pais. "Dobbiamo garantire che l'Ue sia pronta per i focolai, ma allo stesso tempo dobbiamo evitare una seconda ondata di azioni non coordinate alle frontiere interne - si legge nella missiva inviata agli ambasciatori dei 27 e del Regno Unito dal direttore generale della Giustizia, Salla Saastamoinen, e dal suo omologo per l'Interno, Monique Pariat - bisogna evitare il ripristino di restrizioni inefficaci e controlli alle frontiere. La risposta deve essere proporzionata, coordinata e basata su prove scientifiche".

Secondo Bruxelles, le restrizioni di viaggio "dovrebbero essere imposte in circostanze eccezionali, quando è chiaro, dalle informazioni disponibili, che tali misure sono necessarie in considerazione di un rischio identificabile per la salute pubblica". Nella missiva si sottolinea inoltre che tali misure non dovrebbero in nessun caso essere annunciate in modo unilaterale, senza averne prima informato il paese interessato, e che nel caso di focolai circoscritti a una o più regioni di un paese, non bisogna intervenire per "limitare la libera circolazione da e verso altre parti di quello Stato membro" .
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