ECONOMIA
Emergenza Coronavirus
Bankitalia: "No ai dividendi almeno fino a ottobre"
La Banca d'Italia chiede a tutti gli istituti di credito di sospendere l'erogazione dei dividendi fino al 1 ottobre: "rafforzate il vostro capitale"
In una nota l'Istituto di Via Nazionale precisa: "Il Paese è impegnato in uno sforzo collettivo senza precedenti nel contenere la diffusione del Coronavirus, con importanti limitazioni a tutto il sistema economico e produttivo italiano. Nell'attuale situazione di emergenza la Banca d'Italia, accogliendo l'invito della BCE, estende alle banche meno significative sottoposte alla sua supervisione diretta la raccomandazione indirizzata oggi dalla Banca Centrale Europea alle banche significative. La raccomandazione ha l'obiettivo di destinare gli utili al rafforzamento dei mezzi propri, e di mettere il sistema finanziario nella condizione migliore per assorbire le perdite che si materializzeranno a causa dell'emergenza sanitaria e per poter continuare a sostenere l'economia".
La Banca d'Italia sottolinea poi che: "Questa raccomandazione rafforza la decisione, annunciata dal SSM (Single Supervisory Mechanism, Meccanismo Unico di Vigilanza, affidato alla Bce, ndr) per le banche significative e fatta propria dalla Banca d'Italia lo scorso venerdì per le banche meno significative, di permettere agli intermediari di operare temporaneamente al di sotto del livello della componente target assegnata".
In particolare, la Banca d'Italia raccomanda a tutte le banche e gruppi bancari rientranti sotto la sua supervisione almeno fino al 1° ottobre 2020 di "non pagare dividendi, ivi inclusa la distribuzione di riserve, e di non assumere alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi per gli esercizi finanziari 2019 e 2020". Inoltre gli istituti coinvolti: "Si astengano dai riacquisti di azioni miranti a remunerare gli azionisti. Le banche e i gruppi bancari che non ritengano di conformarsi alla presente raccomandazione sono tenuti a contattare immediatamente la Banca d'Italia per spiegare le loro motivazioni.
Analogamente alle politiche di distribuzione dei dividendi, anche le politiche relative alla remunerazione variabile possono avere un impatto significativo sulla base patrimoniale delle banche. La Banca d'Italia richiede agli intermediari di adottare un approccio prudente e lungimirante nello stabilire le politiche di remunerazione. In linea con quanto previsto dalla BCE, la Banca d'Italia continuerà a monitorare la situazione economica e valuterà l'opportunità di un'ulteriore sospensione dei dividendi dopo il 1° ottobre".
Il fermo alla distribuzione di dividendi, dai primi calcoli, varrebbe circa 30 miliardi di euro e dovrebbe permettere la possibilità di ottenere 450 miliardi di euro in prestiti per famiglie, piccole imprese e grandi aziende.