ECONOMIA
Fase 2
Coronavirus. Banco Pegni, le richieste di prestito salgono più del 30%
Rispetto al pre-Covid 19, in tutta la Penisola gli italiani si stanno recando ad impegnare gioielli di famiglia, oro, argenteria, pietre preziose, pellicce, orologi, monete preziose ed altri beni di valore in modo da assicurarsi del contante. Alcune banche accettano quadri e tappeti.
Secondo le stime di Assopegno (Associazione Italiana degli Istituti di Credito su pegno) valide per il 2020 in Italia si rivolgono annualmente al credito su pegno in media tra le 270.000 e le 300.000 persone per circa 800 milioni di affidamenti. Sulla base di quanto dichiarato da Affide il taglio medio del prestito è di circa 1.000 euro. Il 95% dei beni dati in pegno viene riscattato mentre il 5% finisce all'asta.
Il credito su pegno permette di ricevere un prestito offrendo come unica garanzia al finanziamento il bene prezioso, che resta di proprietà di chi lo impegna e che viene custodito dalla società di credito su pegno. Al termine del periodo concordato, il proprietario del bene può scegliere se riscattare i preziosi, restituendo il valore di stima dell'oggetto più gli interessi stabiliti ed eventuali spese oppure prolungare il finanziamento o mandare il bene all'asta passati 30 giorni dalla scadenza della polizza. Il valore dell'oggetto dato in pegno viene stimato da un perito della banca e serve per quantificare il prestito da erogare che è comunque sempre inferiore al valore di stima del bene prezioso. Questo avviene perché in questo modo la banca viene garantita per rientrare in possesso della cifra prestata inclusi gli interessi, nel caso in cui non vi sia il riscatto dell'oggetto da parte del proprietario della polizza.
Affide, leader europeo nel campo del credito su pegno, conferma la notevole affluenza di questi giorni agli sportelli e fa sapere che proprio per questo motivo ha esteso gli orari di apertura, così come erano previsti nei tempi pre-Coronavirus: "Il Paese sta vivendo un momento molto delicato. Sappiamo che le persone possono avere bisogno, in poco tempo, di una liquidità imprevista, per questo il credito su stima rappresenta una soluzione ideale", dichiara Andreas Wedenig, Direttore Generale di Affide, che ha studiato una formula di finanziamento per i nuovi clienti: "Dall'11 maggio potranno ricevere un finanziamento, a fronte di un bene impegnato, del corrispettivo valore e fino a un massimo di 1.000 euro, con restituzione gratuita senza costi per un intero mese".
Secondo i dati di una ricerca Doxa-Affide, il 69% degli italiani conosce questo servizio e vi si rivolgerebbero 8 connazionali su 10 in caso di necessità o imprevisti. Tra i motivi principali per cui le persone lo sceglierebbero figura: l'esigenza di affrontare spese inattese o impreviste (64%), pagare rette scolastiche o universitarie per se stessi o per i propri figli (28%), esaudire un desiderio (23%), ristrutturare o pagare l'anticipo di una casa (17%), dare il via ad una nuova attività o lavoro (15%).