Coronavirus
"Lo shock economico è temporaneo"
Coronavirus, Gualtieri: "Nessun rischio Italia, ce la faremo"
"In Ue passi avanti, Mes solo uno degli strumenti. Cruciale dimensione del Recovery Fund", dice il ministro dell'Economia in un'intervista al quotidiano 'La Stampa'
Il ministro sottolinea poi la possibilità di ripresa dell'Italia: "Siamo di fronte a uno shock economico molto pesante - ha detto il ministro -, ma è uno shock temporaneo, non intaccherà i nostri fondamentali che sono solidi, come dimostrano i dati del deficit al momento dello scoppio della crisi. Lo sforzo straordinario di finanza pubblica che stiamo mettendo in campo è necessario proprio per salvaguardare il nostro potenziale di crescita".
"In Ue passi avanti, Mes solo uno degli strumenti. Cruciale dimensione del Recovery Fund"
Sul Mes, ha proseguito il ministro, "il Governo è unito sul negoziato europeo. Abbiamo detto fin dall'inizio che per l'Italia è necessario il finanziamento comune di spese comuni, di qui la centralità della battaglia sul Recovery Fund. Il Mes è solo uno degli strumenti in campo e non il principale e ha la funzione di 'rete di sicurezza'". In Europa è stato fatto "un deciso passo avanti che sarebbe stato inimmaginabile solo poche settimane fa", dice Gualtieri, secondo cui "l'iniziativa di Conte e del governo italiano è stata decisiva, insieme a quella di altri Paesi. Oltre al ruolo fondamentale della Bce e agli altri strumenti messi in campo, ora è acquisito che si istituirà il Recovery Fund, con l'obiettivo di sostenere la ripresa europea e in particolare i paesi e i settori più colpiti, e che a questo scopo si emetteranno titoli comuni di debito europei". E' solo l'inizio di un percorso, spiega Gualtieri: "Naturalmente - afferma - è ora cruciale la questione della dimensione del fondo, della quota dei 'grants', che per noi devono essere assolutamente prevalenti, e dei tempi della sua attuazione, che devono consentire di partire già nell'estate. Peraltro lo stesso consiglio europeo, raccogliendo la richiesta di Conte, ha riconosciuto l'urgenza, oltre alla necessità, del Fondo stesso. Abbiamo la concreta possibilità di muoverci verso una vera unione fiscale e la crisi, come è successo altre volte nella storia, sta svolgendo il ruolo di poderoso acceleratore di processi che sembravano bloccati. E' decisivo che i risultati siano all'altezza di queste aspettative".