Coronavirus
"Lavoriamo per evitare un nuovo lockdown"
Coronavirus, Locatelli: "Attenzione ai numeri ma non siamo in una situazione di allarme"
"Abbiamo 700 persone nelle terapie intensive, nemmeno paragonabile al momento del picco", ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità. Sul vaccino ha precisato: "Non lo avremo fino alla primavera 2021". Mentre a proposito di scuola ha ribadito: "Deve restare aperta, limitato impatto su epidemia"
"Fuori controllo se 1% della popolazione è infetta"
"Per dire che la pandemia è fuori controllo servono altri fattori: occupazione posti letto, contact tracing. C'è una linea di pensiero che si sta sviluppando in ambito europeo che dice che il sistema rischia di andare fuori controllo quando c'e' circa l'1% di popolazione infetta, in Italia 600.000 persone".
"Non credo necessario il coprifuoco serale"
"Non credo che dobbiamo arrivare" a un coprifuoco serale per contrastare la diffusione dei contagi da coronavirus, "certo un occhio sugli assembramenti forse va dato, magari implementando i meccanismi di sorveglianza" ha precisato Locatelli. Poi a proposito di un possibile lockdown ha detto: "Voglio sperare che non arriviamo a lockdown su scala nazionale, si sta lavorando a questo, anche per contemperare la tutela della salute con il mantenimento delle attività produttive nel Paese". Locatelli ha aggiunto che "un vaccino lo avremo presumibilmente nella primavera del 2021, fino ad allora dobbiamo convivere in modo da minimizzare l'impatto del coronavirus sulla vita degli italiani".
"Molto presto acquisto di 20 milioni di tamponi antigenici"
Inoltre ha rassicurato: "Abbiamo molti più respiratori in terapie intensive, una capacità di fare tamponi che è formidabilmente alta già adesso. L'acquisto dei tamponi antigenici dovrebbe arrivare molto presto perché il commissario Arcuri ha tutti gli elementi a disposizione". L'acquisto "è stimato nell'ordine di 19-20 milioni e avverrà molto presto".
"La scuola resti aperta, limitato impatto su epidemia"
A proposito della scuola, invece, ha ribadito la necessità di evitare ogni chiusura. "La scuola deve rimanere aperta. La scuola è la priorità di questo Paese, insieme al lavoro e alle attività produttive. Lo sforzo fatto dai ministri Azzolina e Speranza è stato straordinario e va tenuta aperta. Il contributo della scuola allo sviluppo dell'epidemia è assolutamente limitato", ha aggiunto.