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ECONOMIA

Dombrovskis: evitare disparirà, recovery plan subito

Coronavirus, Ue: verso recessione storica. Pil Italia giù del 9,5% nel 2020. Debito al 158,9%

In Italia il rapporto deficit pil potrebbe salire all'11,1% nel 2020 e il debito pubblico al 158,9%. Gentiloni: "Shock senza precedenti". "Divergenze su ripresa minacciano Eurozona"

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"Nonostante una risposta politica rapida e completa sia a livello Ue che nazionale, quest'anno l'economia europea subirà una recessione di dimensioni storiche". Lo scrive la commissione Ue nelle previsioni economiche di primavera. Per l'Eurozona il calo nel 2020 sarà del 7,7% e per l'Ue del 7,4%, ma nel 2021 è previsto un rimbalzo importante: +6,3% nella zona euro e +6,1% nell'Unione. Rispetto alle previsioni autunnali, i dati sono stati rivisti al ribasso di circa 9 punti.

"La pandemia potrebbe lasciare cicatrici permanenti"
"All'interno dell'Ue la pandemia potrebbe lasciare cicatrici permanenti, come un gran numero di fallimenti e più elevati effetti di isteresi (protrarsi delle conseguenze economiche anche in futuro, ndr) nel mercato del lavoro, che non sono stati presi in considerazione all'interno dello scenario di base" delle previsioni, scrive la commissione Ue. Se la pandemia durerà più a lungo, o ci sarà una seconda ondata, le conseguenze economiche potrebbero essere "molto peggiori".

Nel 2020 deficit Italia all'11%, debito al 159%
Nel 2019 il deficit italiano all'1,6% ha segnato uno "storico livello basso", ma nel 2020 "il coronavirus lo spingerà all' 11%". nel 2021 calerà al 5,5%. Così le stime della commissione Ue. Il debito invece, "stabile" al 134,8% nel 2019, "raggiungerà il 159% nel 2020 e scenderà al 153,5% nel 2021, principalmente per dinamiche del pil".

L'avanzo primario sarà "negativo per la seconda volta dall'adozione dell'euro, pesando fortemente sul debito nel 2020".

"Il lockdown ha messo un brusco freno ai consumi privati", ma si prevede un altrettanto "brusco rimbalzo nella seconda metà del 2020", scrive la commissione. "Misure di sostegno al reddito e bassa inflazione dovrebbero sostenere le spese delle famiglie, tuttavia solo parzialmente a causa del graduale allentamento delle misure di contenimento". Inoltre, "in pieno crollo di domanda, drenaggio dei flussi di cassa e elevata incertezza, le imprese probabilmente ridurranno la spesa per investimenti, mentre misure come il sostegno alla liquidità dovrebbero limitare il numero di fallimenti". A causa del contrarsi dei mercati, l'export italiano avrà un "calo sostanziale" delle esportazioni, con "il turismo tra i settori più colpiti". Nel 2021, "le esportazioni dovrebbero riprendere in linea con il commercio globale". 

Disoccupazione Italia sale all'11,8% nel 2020 
"La copertura estesa e l'allentamento dei criteri per gli schemi di sostegno agli stipendi (cassa integrazione guadagni) dovrebbero sostenere i redditi da lavoro e ridurre il rischio di licenziamenti e disoccupazione. ciononostante, chi cerca lavoro, gli stagionali e i contrattisti potrebbero non avere sostegno emergenziale e alcuni potrebbero temporaneamente ritirarsi": così le stime Ue che vedono la disoccupazione in Italia salire all'11,8% nel 2020, e riscendere al 10,7% nel 2021. (ansa).

In Grecia il maggior crollo del pil, poi l'Italia, terza la Spagna
Nel 2020 sarà la Grecia, tra i paesi Ue, a registrare il maggiore crollo del pil con una flessione del 9,7% ma l'Italia, con un calo del -9,5%, si piazzerà comunque in seconda posizione. E' quanto indicano le previsioni economiche diffuse oggi dalla commissione europea. al terzo posto la spagna (-9,4%) mentre la Francia registrerà il quinto maggior calo (-8,2%). La Germania dovrebbe invece cavarsela con una flessione del 6,5% classificandosi 18ma nell'Ue dove sarà la Polonia (-4,3%) a subire il danno minore.

Dombrovskis: evitare disparità, recovery plan subito
"Questa crisi riguarda tutti gli stati membri, ma la ripresa varia a seconda della severità del contagio, della durata delle misure di contenimento e dello stato dell'economia", quindi "le economie più forti sono in una posizione migliore per sostenere lavoratori, famiglie e imprese. Dobbiamo evitare di finire con grandi disparità nel mercato interno, che diventano fisse. E' il motivo per cui dobbiamo subito approvare un piano di rilancio europeo ambizioso": così il vicepresidente ValdisdDombrovskis.

Economia ibernata, vive la sua peggior recessione
"I dati in tempo reale indicano che l'attività economica in Europa è crollata a una velocità inedita nelle ultime settimane, e le misure di contenimento messe in campo dai paesi membri a metà marzo per rispondere alla crisi hanno messo l'economia in uno stato di ibernazione". "Vista la gravità di questo shock a livello mondiale senza precedenti, è ora abbastanza chiaro che l'Ue sia entrata nella più profonda recessione economica della sua storia".

Crescita Ue tornerà con pandemia sotto controllo e misure efficaci di stati e Unione 
Il pil dell'Ue tornerà a salire nel 2021 "supponendo che le misure di contenimento verranno gradualmente tolte", che a quel punto "la pandemia rimanga sotto controllo" e che "le misure fiscali e monetarie senza precedenti messe in campo dagli stati membri e dall'Ue abbiano effetto nell'attenuare l'impatto economico immediato della crisi, nonché limitare i danni permanenti al tessuto economico". Lo scrive la commissione Ue  mettendo in evidenza le tante incognite che pesano sulle prospettive di una ripresa dell'attività economica in europa nel 2021 dopo il crollo previsto per quest'anno.

Il mercato del lavoro: disoccupazione al 9%
 "La pandemia avrà un grave impatto sul mercato del lavoro". "Sono particolarmente vulnerabili" i paesi "con un'alta proporzione di contratti a breve termine e in cui una grande fetta della forza lavoro dipende dal turismo". Per l'Eurozona la disoccupazione crescerà dal 7,5% del 2019 al 9,6% nel 2020, per poi calare all'8,6% nel 2021. Nell'ue, salirà dal 6,7% dello scorso anno al 9% nel 2020, e calerà al 7,9% nel 2021.
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