Coronavirus
Accelerare sulle vaccinazioni
Coronavirus, allarme variante Delta: il piano del governo e delle Regioni
La circolare del ministero della Salute invita a vaccinare, tracciare a sequenziare. Intanto il totale degli italiani over 12 immunizzati è salito al 43%. In settimana potrebbe essere convocato un vertice per valutare nuove misure
Il documento sul monitoraggio settimanale evidenzia: "L'ampia distribuzione dei nuovi casi sul territorio nazionale indica una ridotta ma persistente circolazione diffusa del virus nel nostro paese". La maggior parte dei casi segnalati in Italia nelle ultime due settimane sono stati sottoposti ad accertamento diagnostico per la presenza di sintomi (31,8%) o in seguito ad attività di ricerca dei contatti di casi accertati con contact tracing, il 29%. Una trasmissione locale (autoctona) dell'infezione riguarda il 76% dei casi.
Ma la curva dei contagi è di nuovo in crescita soprattutto in alcuni Paesi europei, in Italia il rialzo appare "più contenuto" anche se bisogna tenere alta la guardia e accelerare sulla vaccinazione degli over 60. Lo sostiene anche Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, intervistato dal Corriere della Sera. "Che la curva dei contagi in Europa sia tornata a risalire è ormai un evidente dato di fatto. In alcuni Paesi, come Regno Unito, Spagna e Portogallo in maniera decisamente marcata, al punto da far considerare o, addirittura, in alcune nazioni di adottare, misure più rigide per i passeggeri in arrivo da quei Paesi", afferma Locatelli secondo il quale in Italia "il fenomeno è, al momento, molto più contenuto". Ma il governo e le Regioni sono in allerta. E non è escluso che in settimana possa essere convocato un vertice per valutare nuove misure.
Stando alle cifre, il totale degli italiani over 12 immunizzati è salito al 43%. Tuttavia il gap da recuperare è ancora ampio: nella popolazione tra i 40 e i 49 anni solo il 31,31% è totalmente vaccinato e le percentuali cambiano gradualmente nelle fasce più basse (21,57% nella fascia 30-39; 18,49% in quella 20-29 e 5,79% in quella 12-19). Nella fascia 50-59 anni i vaccinati sono il 52,51%, mentre in quella 60-69 anni la popolazione vaccinata è al 58,22%. Anche l'assessore alla Salute del Lazio, Alessio D'Amato,lancia un appello: "i casi positivi, a causa della Variante Delta, sono destinati ad aumentare, soprattutto tra chi non si è vaccinato o non ha ancora completato il percorso vaccinale. La priorità è dunque vaccinarsi e mantenere alta l'attenzione sulle regole di prevenzione dal contagio, non facciamo gli stessi errori della scorsa estate".
Il Piano ora procede ai ritmi di 500 mila inoculazioni al giorno ed è stata raggiunta quota 57 milioni di iniezioni anti-Covid. E non sembrano esserci problemi all'orizzonte sul fronte degli approvvigionamenti. La stessa presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato che questo fine settimana sono stati consegnati "abbastanza vaccini agli Stati membri da essere in grado di vaccinare completamente almeno il 70% degli adulti entro questo mese". Entro domani infatti saranno distribuite circa 500 milioni di dosi di vaccino in tutti Paesi dell'Unione.
In Italia, tra le persone da 'intercettare' ci sono ancora quasi 223 mila membri del personale scolastico, i quali non hanno ricevuto neppure una dose, pari al 15,25% del totale. Mentre il personale sanitario è stato vaccinato completamente quasi al 93%.
Intanto diverse regioni sono coinvolte in un'operazione di tracciamento di casi nati fra ragazzi in vacanza, in un villaggio a Manfredonia. Focolaio anche a Roma dopo evento in locale all'aperto, 30 ragazzi positivi. Cluster tra studenti a Malta, bloccati 70 ragazzi italiani. La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia e oltre al tracciamento dei casi e al completamento dei cicli vaccinali e' necessario rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale.
Fra le regioni a registrare l'incremento giornaliero maggiore di casi è stata la Lombardia (230), seguita da Campania (226), Sicilia (201), Lazio (135) e Veneto (106). Secondo il monitoraggio dell'Iss sono 6 le regioni e due le province autonome classificate a rischio moderato: sono Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e Sicilia con le due province di Trento e Bolzano; sono invece 13 le regioni considerate a rischio basso. In nessuna, si rileva nel monitoraggio, si supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%: i ricoverati passano da 240 (29/06/2021) a 187 (06/07/2021). L'occupazione in aree mediche scende ulteriormente (2%) e i ricoverati passano da 1.676 (29/06/2021) a 1.271 (06/07/2021)."Undici regioni o province autonome vedono casi in aumento negli ultimi 7 giorni", si legge nel rapporto dell'Iss vagliato ieri dalla cabina di regia.
Abrignani (Cts): "Tifate ma con buonsenso, serve obbligo vaccino come per i medici"
"In astratto anche per la finale degli Europei sarebbe bene evitare assembramenti, ma sappiamo bene che non accadrà, come abbiamo visto dopo la partita con la Spagna. E allora ai tifosi dico: lasciate perdere i maxischermi davanti a cui si assiste ammassati l'uno all'altro. E se volete festeggiate fatelo, meglio se all'aperto, ma indossate la mascherina ed evitate gli abbracci. Tifate ma usate il buonsenso". Così il professor Sergio Abrignani, presidente dell'istituto nazionale di genetica molecolare di Milano e componente del Cts, parla della finale di questa sera degli europei di calcio e delle accortezze da mantenere per chi sarà in piazza a tifare, in un'intervista al QN.
Per quanto riguarda il diffondersi della variante Delta "trai vaccinati circa un terzo si infetta lo stesso, ma quasi sempre la malattia è asintomatica, paucisintomatica o lieve e la protezione contro le forme gravi è del 94%: per questo è essenziale che si vaccinino tutti, con urgenza per gli ultrasessantenni". C'è chi ancora ha però dei dubbi e non vuole vaccinarsi: "La vaccinazione è un problema di sanità pubblica,se io non mi vaccino rischio di contagiare un fragile, che magari non ha risposto al vaccino e che ha una alta probabilità di morire. Se un trentenne spirito libero non si vaccina, rischia di portare a casa un virus che potrebbe uccidere il nonno o il padre. Un atto di grande egoismo. Come non pagare le tasse. Bisogna fare come si è fatto con i medici. Del resto abbiamo messo l'obbligo per il vaccino anti epatite b, per quello antipolio, e per una malattia infettiva che ha ucciso 130 mila italiani e ci ha fatto perdere 180 miliardi di euro in 15 mesi non lo mettiamo? Ma è follia pura".