Usa
Coronavirus: negli Stati Uniti oltre 1400 morti in un giorno. Trump: autorizzato remdesivir
Gli Stati Uniti hanno autorizzato d'urgenza l'uso del remdesivir, il farmaco antivirale nato per contrastare l'Ebola
Un americano morto ogni 44 secondi nel mese di aprile per il coronavirus. A fare i conti è la Cnn. Secondo i dati della Johns Hopkins University, i morti nelle ultime 24 ore sono stati 1.435, su 1,13 milioni di casi e i morti 66.368. I test effettuati sono 6,81 milioni su una popolazione di 330 milioni di persone. Lo stato più colpito è quello di New York, con 318.134 casi e 24.035 morti.
Quasi 100 anziani morti in un centro assistito della Grande Mela
Sul sito ufficiale campeggiano foto di anziani sorridenti tra infermieri e medici premurosi, ma la tragedia del coronavirus racconta una realtà diversa e agghiacciante. All'Isabella Geriatric Center di New York sarebbero quasi cento gli anziani morti per il contagio, un numero che fa del centro di residenza assistita il più grave focolaio dello stato. La denuncia arriva dal rappresentante del Congresso, il democratico Adriano Espaillat, che ha parlato di "98 deceduti" in una lettera indirizzata al governatore Andrew Cuomo, e al procuratore generale Letitia James, in cui chiede l'apertura di un'indagine non solo sul centro geriatrico newyorkese ma su tutto il sistema dei centri per anziani.
Dei 98 morti, 46 risultano vittime del virus, mentre per 52 c'è il sospetto del contagio. In base a questi numeri, un paziente su sette sarebbe morto per il Covid-19. Ma la direzione avrebbe "nascosto" le statistiche. Nei documenti ufficiali, secondo il New York Post, i morti per il virus risultavano solo tredici. "C'è il rischio - scrive Espaillat - che siano state abbandonate tutte le norme di trasparenza, lasciando i familiari degli anziani privi di informazioni chiare".
Meno malati Covid, chiude ospedale da campo a Central Park
L'ospedale da campo allestito a Central Park, a New York, per curare i pazienti di Covid-19 chiuderà: lo ha reso noto la stessa Samaritan's Pursue, l'organizzazione umanitaria evangelica, che aveva installato la struttura alla fine di marzo al culmine della crisi. Lo smantellamento dell'ospedale da campo è il secondo segnale, dopo la partenza della gigantesca nave ospedale militare, che la pandemia sta rallentando a New York dove evidentemente gli ospedali sono in grado adesso di accogliere i malati. La struttura, una decina di tende dotate di respiratori artificiali situata di fronte a un ospedale ha curato 191 persone contagiate ma da lunedì smetterà di accogliere nuovi pazienti; rimuoverà le tende però solo tra due settimane, il tempo di prendersi cura di quelli ancora ricoverati. "È un importante punto di svolta nell'epidemia di coronavirus a New York in quanto significa che il numero di casi sta diminuendo abbastanza da consentire al sistema sanitario locale di soddisfare i bisogni", ha fatto notare l'organizzazione. L'annuncio arriva due giorni dopo la partenza della gigantesca nave ospedale militare Usns Comfort che era arrivata il 30 marzo nel porto di Manhattan nell'ambito dell'operazione per raddoppiare il numero di posti letto nello stato di New York, epicentro americano dell'epidemia. Ma il numero di ricoveri si è rivelato al di sotto nettamente delle previsioni più pessimistiche e l'ospedale da campo, che era stato allestito nel centro conferenze newyorkese Javits Center con una capacità di quasi 3000 posti letto, chiuderà.
Metà dipendenti azienda alimentare dell'Indiana positivi al Covid
Quasi la metà degli addetti all'impianto di trasformazione del maiale Tyson a Logansport nello stato Usa dell'Indiana sono positivi al Covid-19. I dipendenti sono circa 2.200 e 1.900 di loro sono stati sottoposti al test, positivo in un caso su due. Tyson ha chiuso l'impianto per la sanificazione e ha annunciato che sarà riaperto in settimana. "Dobbiamo prendere precauzioni aggiuntive per rassicurare i membri del team che torneranno in un ambiente sicuro e dobbiamo affrontare ulteriori sfide per continuare a sostenerli durante questa crisi globale", afferma in una nota il vicepresidente Todd Neff.
Proteste in California contro la chiusura delle spiagge
In diverse città della California, negli Stati Uniti, si sono svolte manifestazioni per chiedere l'allentamento delle restrizioni contro la pandemia di Covid-19 e in particolare è stata criticata la decisione del governatore Gavin Newsom di chiudere alcune spiagge. Le proteste hanno avuto lungo in almeno undici città, tra cui la capitale Sacramento, nonché San Francisco, Los Angeles e San Diego. Alcuni manifestanti sventolavano bandiere americane e portavano manifesti pro-Trump. La maggior parte dei manifestanti non indossava mascherine né ha rispettato i distanziamenti di sicurezza. A Huntington Beach, a circa 55 chilometri a sud di Los Angeles, diverse migliaia di persone si sono radunate per denunciare l'ordinanza di Newsom di chiudere le spiagge locali a partire da venerdì per evitare che si ripeta ciò che è successo la scorsa settimana la folla si è riversata sul litorale.
Trump: Fda approva Remdesivir
La Food and drug adminstration, l'organismo di controllo sui farmaci americana, ha autorizzato l'uso del farmaco antivirale nato per contrastare l'Ebola, il Remdesivir dell'azienda Gilead nella cura del Coronavirus. Lo ha detto il presidente Donald Trump parlando con i giornalisti. Dallo Studio Ovale, Trump ha sottolineato che il Remdesivir è stato approvato con la procedura d'emergenza dall'Fda. "Si tratta di una terapia importante per il trattamento dei pazienti Covid ricoverati in ospedale", ha osservato Trump. Secondo il virologo della Casa Bianca Anthony Fauci, il Remdesivir accelera la guarigione dei malati gravi e riduce il tasso di mortalità.
In Canada, i casi di contagio sono 55.572, in aumento rispetto ai 53.657 di ieri, mentre le vittime sono 3.446, rispetto alle 3.223 del primo maggio.
America latina, 230.000 contagi e 12.400 morti
Nuova forte progressione dei contagi in America latina che hanno raggiunto oggi quota 230.620, mentre i pazienti deceduti sono diventati 12.436. E' quanto emerge da una statistica elaborata dall'Ansa riguardante 34 nazioni e territori latinoamericani. Il dato importante da rilevare è che nel subcontinente americano quasi 30.000 contagiati si sono aggiunti, insieme ad altri 1.900 deceduti, a quelli rilevati meno di 48 ore fa. Il Brasile si conferma il primo Paese in America Latina sia per numero di contagi (91.589, il 40% del totale regionale), sia di morti (6.329), questi ultimi circa la metà di quelli registrati. Secondo si colloca il Perù (40.459 contagiati e 1.124 morti), seguito da Ecuador (27.464 e 1.371), Messico (20.739 e 1.972), Cile (17.008 e 234), Repubblica Dominicana (7.288 e 313), Panama (6.720 e 192), Colombia (7.006 e 314), Argentina (4.532 e 229) e Cuba (1.611 e 66).
Nuovo record di casi in India: 2.293 in 24 ore
L'India ha registrato un nuovo record di casi di contagio del coronavirus nel Paese: nelle ultime 24 ore sono state infettate 2.293 persone, secondo gli ultimi dati forniti dal ministero locale della Sanità.Il bilancio complessivo dei contagi è salito così ad almeno 37.366. Le vititme sono in totale 1.218. Le misure di lockdown, che sarebbero dovute essere revocate domani, sono state prolungate di altre due settimane, nonostante le autorità abbiano comunque deciso l'allentamento di alcune restrizioni.
In Pakistan superati i 18.000 casi
In Pakistan sono stati superati i 18.000 casi di coronavirus, dopo i 1.275 registrati nelle ultime 24 ore. Le vittime in totale sono 417, secondo le cifre fornite dalle autorità. Ieri c'è stato il record di vittime in un giorno, 32. Le province del Punjab e del Sindh sono le aree più colpite,con oltre 13mila casi.
In Corea del Sud 6 nuovi casi, 250 morti
Sei casi di coronavirus in 24 ore per la Corea del Sud, che può vantare un intero mese durante il quale i nuovi contagi sono stati quotidianamente sotto quota 100. La situazione sembra ormai normalizzata nella metropoli di Daegu, che era stato al centro di un terribile contagio diffuso durante una celebrazione religiosa. Secondo l'analisi dei 'Centers for Disease Control and Prevention' sudcoreani, le infezioni totali sono ora 10.780, con 250 morti.