Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Coronavirus-nel-mondo-174-milioni-di-casi-In-Cile-colpite-le-fasce-piu-giovani-7de1bff4-d31d-4fd8-8b17-081db71d1128.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

I numeri della pandemia

Coronavirus, nel mondo 174 milioni di casi. In Cile maggior impatto sugli under 40

Secondo i dati della Johns Hopkins nel mondo si sono registrati 273.575 nuovi contagi e 8.191 decessi nelle ultime 24 ore. In Cile il 22% delle terapie intensive sono pazienti under 39, in India 92.596 nuovi casi e 2.219 morti

Condividi
Secondo l'ultimo conteggio della Johns Hopkins University sono 173.998.753 i casi di contagio da coronavirus nel mondo dall'inizio della pandemia, di cui 273.575 nelle ultime 24 ore. I decessi da ieri sono saliti di 8.191 unità, per un totale di 3.745.152 (tutti i dati aggiornati).

I paesi che riportano il maggior numero di casi totali sono Stati Uniti (33.391.107), India (29.089.069), Brasile (17.037.129), Francia (5.781.556), Turchia (5.300.236), Russia (5.086.386), Regno Unito (4.544.372), Italia (4.235.592) e Argentina (4.008.771). Hanno superato i 3 milioni di casi Germania (3.712.595), Spagna (3.711.027) e Colombia (3.611.602).

Cile: maggior impatto su fasce più giovani
Nonostante il 56,2% della popolazione del Cile abbia completato l'immunizzazione contro il Covid-19, ovvero oltre 8,54 milioni di persone secondo il ministero della Salute, nel Paese si sta confermando un fenomeno che era stato già drammaticamente evidenziato ad aprile, ovvero quello del maggiore impatto della malattia sulle fasce più giovani della popolazione.

Nel Paese, infatti, il Covid - come hanno riferito ultimamente le autorità sanitarie - continua ormai a impattare particolarmente sugli under 40 che rappresentano il maggior numero di ricoveri nelle unità di terapia intensiva. Un fenomeno come detto che già da aprile era venuto alla luce ma che lunedì ha assunto contorni ancora più marcati con gli ultimi dati disponibili che parlano di 3.247 pazienti assistiti nelle rianimazioni in stato grave o gravissimo (di cui ben 2.769 sono collegati alla ventilazione meccanica) e dei quali 723 hanno età pari o minore ai 39 anni, una cifra che rappresenta il 22,84% del totale.

Pressoché identico il numero dei casi gravi tra i 50 ei 59 anni, 722 in terapia intensiva, pari al 22,81% del totale degli ingressi in quest'area. Le autorità hanno anche riferito che a seguire nella lista ci sono i pazienti della fascia di età tra i 60 ei 69 anni, che occupano 642 letti in terapia intensiva; e i malati tra i 40 e 49 anni, che hanno raggiunto un totale di 639 ricoveri in rianimazione. Infine, la fascia delle persone di 70 anni e più totalizza appena 439 ricoveri. Il Ministero della Salute del Cile (Minsal) ha colto l'occasione per specificare che l'abbassamento della fascia di età tra i casi gravi è dovuta proprio al fatto che tra questi gruppi la vaccinazione non sia ancora diffusa ad altissimi livelli. Per tale motivo, nelle prossime settimane inizierà una campagna nazionale per continuare a promuovere l'inoculazione tra i più giovani. 

India: in 24h i guariti superano i nuovi contagi
Nella ultime 24 ore, secondo i dati apparsi poco fa sul sito del ministero della Salute di Nuova Delhi, l'India ha registrato 92.596 nuove infezioni da Covid, portando il conteggio totale dei casi nel paese a 29.089.069. Nello stesso arco di tempo, sempre nel subcontinente il nuovo coronavirus si sono registrati altri 2.219 decessi, per un totale ormai giunto a 353.528 vittime dall'inizio della pandemia.

Il sito governativo sottolinea inoltre che sempre nelle ultime 24 ore 162.664 persone sono tornate negative al tampone per un totale di 27.504.126 "guarigioni" ufficialmente censite. Va sottolineato che con tale numero non si tengono in conto le conseguenze, molto spesso anche gravi, di cui i sopravvissuti al Covid possono soffrire e delle quali attualmente il sistema sanitario indiano, già allo stremo delle forze, difficilmente può farsi carico. 
Condividi