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Coronavirus

Il decreto fra pochi giorni

Verso le nuove zone gialle. Dal 26 aprile riaperture progressive

Governo e regioni mettono a punto trasporti e tamponi. Si lavora al 'pass' per gli spostamenti e l'accesso ad eventi. Il Consiglio dei ministri tra martedì e mercoledì prossimo reintrodurrà la zona gialla. Da domani 7 milioni di studenti torneranno a scuola

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L'Italia comincia il suo percorso verso la normalità dal 26 aprile: è l'inizio della road map che porterà gradualmente alla ripartenza di ristoranti, teatri,palestre, stabilimenti e fiere, lungo un percorso che terminerà a luglio. Tra gli elementi chiave della ripartenza ci sarà un pass, che permetterà di spostarsi ovunque, anche tra regioni di colore diverso, oltre alla possibilità di accedere a stadi,concerti e altri eventi. Il decreto - che arriverà in Cdm martedì o mercoledì prossimo - reintrodurrà la zona gialla, sospesa da oltre un mese. Ma ci sono cambiamenti rispetto al passato: dalla possibilità di spostarsi liberamente tra regioni classificate gialle alla ripresa di diverse attività, soprattutto all'aperto. Ecco alcune delle misure annunciate che dovrebbero essere contenute nel prossimo decreto, in vigore dal 26 aprile.

Zona gialla
Viene ripristinata dopo oltre un mese di stop. Ma con dei cambiamenti rispetto al passato. Tra questi, la possibilità di spostarsi liberamente tra regioni classificate in questo colore e la ripresa di diverse attività, soprattutto all'aperto a partire dal 26 aprile.

Scuole in presenza
7 milioni di studenti torneranno domani a scuola, in attesa del grande rientro del 26, quando in classe ci saranno tutti o quasi. In zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza. In zona rossa lezioni in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori l'attività si svolgerà almeno al 50% in presenza.

Pass
Il nuovo decreto prevede l'istituzione di un 'pass' che attesti la sussistenza di una delle seguenti condizioni:avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test covid negativo in un arco temporale da definire, avvenuta guarigione dal Covid. Chi ottiene il pass ha la possibilità di spostarsi liberamente in tutto il territorio nazionale e di accedere a determinati eventi - culturali e sportivi - riservati ai soggetti che ne sono muniti. Non è ancora chiaro, però, se si tratterà di un certificato che sarà rilasciato da Asl, Regione o un altro ente sanitario, visto che i territori al momento non sembrano tutti organizzati all ostesso modo, in particolare sul rilascio del patentino vaccinale.   

Atteso parere Cts su pass
Sull'incognita del pass per gli spostamenti tra regioni e l'accesso ad eventi, lunedì si confronterà il Cts; tra le ipotesi in campo c'è quella di un'app con un codice Qr sul modello di quella israeliana e quella cui sta lavorando anche l'Unione Europea, ma ci vorrà del tempo per attivarla; dal 26 potrebbe così bastare una certificazione che dimostri una delle 3 condizioni richieste: vaccinazione, test negativo, guarigione. Sarà il Consiglio dei ministri tra martedì e mercoledì prossimo a varare un decreto con le nuove regole ed il ritorno delle zone gialle. Il pass - è l'indicazione di Palazzo Chigi - servirà a spostarsi tra regioni di colore diverso e ad andare allo stadio, a concerti o altri eventi. Sulle esatte condizioni da rispettare (vaccinazione, guarigione, tampone negativo, ad esempio 48 ore prima prima dello spostamento) si pronuncerà il Cts cui il Governo ha chiesto un parere. Si passerà poi alla realizzazione tecnica, che non si annuncia breve, ma l'intenzione è di procedere in linea con l'app europea che dovrebbe diventare pienamente operativa a luglio. Il pass italiano dovrà essere interoperabile con quello Ue. Potrebbe trattarsi di un codice Qr da esibire sul cellulare o da stampare. Dovrà essere superato il vaglio del Garante della Privacy. Rispetto al precedente dell'app Immuni, che non è decollata, a favorire la diffusione della certificazione tra gli italiani sarà l'interesse ad averla per poter viaggiare o assistere agli eventi.

Mobilità tra le regioni
Gli spostamenti saranno consentiti dal 26 aprile tra regioni gialle. Tra regioni di colori diversi lo spostamento sarà possibile con il 'pass', che di fatto anticiperebbe sul territorio nazionale il 'green pass' europeo previsto a giugno nell'Ue e che in quel caso prevederà lo spostamento tra Paesi dell'Unione. In tutte le zone il coprifuoco dovrebbe restare alle 22.

Ristoranti e bar
In zona gialla, dal 26 aprile a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all'aperto. Dal primo giugno si mangia nei ristoranti con tavoli al chiuso solo a pranzo. In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa. Nelle linee guida stilate dalle Regioni, ec he dovranno essere vagliate dal Cts, è stato proposto un metro di distanza nei ristoranti all'aperto o al chiuso - se la situazione pandemica lo consente - per aumentare a due laddove la condizione di diffusione del virus si dovesse aggravare.

Teatri, cinema, musei e fiere
Dal 26 aprile teatri, cinema e spettacoli tornano ad essere consentiti in zona gialla all'aperto. Al chiuso gli spettacoli saranno consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anticontagio. Musei aperti in zona gialla. Le attività fieristiche riapriranno il primo luglio. Nelle linee guida proposte dalle Regioni, si era ipotizzato almeno un metro di distanza -frontale o laterale - tra spettatori al cinema o al teatro se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.

Palestre
Dal 26 aprile saranno consentiti gli sport all'aperto mentre il primo giugno riapriranno al chiuso anche le palestre.Nelle linee guida delle Regioni è stato chiesto di regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica e di evitare lo sport da contatto fisico.

Piscine, lidi, terme, parchi tematici
Le piscine all'aperto riapriranno il 15 maggio e per la stessa data dovrebbe essere prevista per gli stabilimenti balneari. Dal primo luglio ripartono gli stabilimenti termali e parchi tematici. Le linee guida proposte dalle Regioni chiedono prenotazioni per l'accesso alle piscine e liste da conservare almeno per 14 giorni, oltre a postazioni che permettano la distanza di almeno due metri tra le persone.
 
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