ITALIA
Nel 2014 dai volontari 14,7 mln di ore di servizio
Croce Rossa: assistiti oltre 133mila migranti nel 2014. Alfano: "Ora far cadere il muro di Dublino"
Presentato a Roma il rapporto della Croce Rossa italiana del 2014: "aiuti a mezzo milione di persone". Il ministro degli Interni Angelino Alfano: "l'Europa è a un bivio decisivo: o scegliere di essere solidale o di non essere
Più di 133 mila migranti assistiti
Per quanto riguarda i migranti la Cri nel 2014 ha accolto 133.694 mila persone mobilitando 920 mezzi ed intervenendo in 348 sbarchi con 4.963 mila volontari ed operatori impiegati. Sul capitolo sostegno alle persone in difficoltà e senza fissa dimora la Croce Rossa ha risposto a circa 4 milioni di richieste di aiuto sostenendo continuativamente per tutto l'anno 511 mila persone fornendo beni alimentari, indumenti, materiale scolastico supporto per il pagamento di bollette e cure mediche.
L'impegno all'estero
Grande anche l'impegno all'estero. L'anno scorso è stato inaugurato ad Haiti a Port-Au-Prince il 'Village Haitien Solferino' ideato e finanziato da Cri. Si tratta di un insediamento di 53 case per altrettante famiglie rimaste senza tetto dopo il catastrofico terremoto del gennaio 2010. La Cri è stata inoltre impegnata nel Kurdistan iracheno ed ha progetti di collaborazione in Palestina, Giordania, Iraq e Libano.
L'emergenza sbarchi
Il presidente della Cri, Francesco Rocca, ha ricordato la cifra altissima di "un milione di interventi in ambulanza" effettuati nel 2014, ricordando però che quello passato è stato l'anno dell'immigrazione, "uno dei temi fondamentali che continua anche nel 2015, con oltre 4mila volontari in oltre 350 sbarchi, un impegno per il quale abbiamo dimostrato soprattutto in Sicilia una reattività straordinaria". Per Rocca "l'attività sulle navi di Mare Nostrum ha garantito il principio di umanità, con il pattugliamento che ha salvato molte vite umane".
Alfano: "Non pessimista sul negoziato con l'Ue"
In tema di immigrazione "occorre un negoziato complessivo con l'Ue sul quale io non sono pessimista" ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano a Rainews24 a margine della presentazione dell'Annual Report della
Croce Rossa. "Vediamo l'impianto complessivo della proposta" di piano Ue per la ripartizione dei migranti tra i paesi membri, "senza dare giudizi affrettati", ha aggiunto Alfano, il cui ottimismo deriva dal fatto che "stiamo lavorando bene sui tre livelli: in Africa con l'Onu per contrastare gli scafisti, in mare con l'allargamento di Frontex e in Europa per far cadere il muro di Dublino". Su quest'ultimo punto, "l'Ue è a un bivio decisivo: o è solidale e responsabile o semplicemente non è, perchè non basta una moneta per fare una grande unione", ha ribadito il ministro, spiegando: "vogliamo che cada il muro di Dublino, perche' tutti devono farsi carico dell'accoglienza nel
momento in cui arrivano flussi importanti di migranti, e non solo i paesi di primo ingresso".
La riforma
Tra i numeri da elencare ci sono anche quelli relativi a conti e costi della Cri, oggetto di una riforma che il governo si è trovato in eredità dalla passata legislatura. E allora, se Rocca ricorda che "la Corte dei conti ha certificato la tenuta dei bilanci della Croce Rossa, che ha coniugato contenimento dei costi con rafforzamento delle attività", il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti ha sottolineato "l'esigenza di garantire efficienza e risorse, che non possono più venire soltanto dal pubblico. La riforma punta a un ammodernamento profondo che passa per numerosi comitati territoriali, che abbiamo pensato debbano avere uno statuto privato, mantenendo però una solida cornice pubblica" annunciando che di concerto con il ministero della Salute "sarà convocato in tempi rapidi il tavolo con i sindacati per gestire al meglio questi processi".
150 anni di Croce Rossa
La Cri svolge, inoltre, una serie di attività che riguardano la promozione della salute e della vita, come la diffusione delle manovre di primo soccorso, manovre salvavita pediatriche, campagne di educazione alla sicurezza stradale e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. L'Associazione, impegnata anche nei servizi in favore di persone vittime di violenza, gestisce quattro Centri antiviolenza ad Asti, Avezzano, Genova e Padova, che offrono accoglienza, ascolto e sostegno a donne e minori. "La Cri - ha detto il direttore generale Patrizia Ravaioli - nel 2014 ha tagliato lo straordinario traguardo del secolo e mezzo e, grazie al profondo rinnovamento e all'apporto di un grande numero di giovani, cresce in ogni ambito e rafforza la sua missione. Il 2014 è stato anche un anno di grande cambiamento normativo: ha preso concreto avvio il processo di privatizzazione di circa 436 Comitati Provinciali e locali, che ha reso i volontari responsabili in prima persona della gestione legale ed economica. Un passaggio che gli stessi volontari auspicavano da tempo, ma con complessità non trascurabili".