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MONDO

Piano emergenza

Immigrazione, Commissione Ue approva agenda: 24mila via dall'Italia in 2 anni

In tutto dovranno essere trasferiti 40mila richiedenti asilo: 24mila dall'Italia e 16mila dalla Grecia. Riguarda arrivi dopo il 15 aprile. 6mila euro per ogni trasferimento

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Da Bruxelles arriva il via libera dei commissari europei alla proposta legislativa sulla redistribuzione dei migranti. Si tratta di un meccanismo di emergenza per ricollocare all'interno dei paesi dell'Unione europea 40mila richiedenti asilo, corrispondente al 40% del totale dei richiedenti. Di questi, 24mila dovranno essere trasferiti dall'Italia e 16mila dalla Grecia. Tutto da splamare in due anni. È quanto si apprende da Bruxelles mentre la riunione è ancora in corso. La maggior parte sono siriani ed eritrei, le nazionalità che godono della protezione al 75%.

6mila euro per ogni persona ricollocata
Gli Stati membri riceveranno 6mila euro per ogni trasferimento sul proprio territorio. Secondo le percentuali di distribuzione, da cui Italia e Grecia sono esentate, la Francia dovrà accogliere il 16,88%, la Germania il 21,91% e la Svezia il 3,42%. Regno Unito e Danimarca non partecipano allo schema, mentre l'Irlanda intende esaminare la proposta. Le quote saranno calcolate tenendo conto per il 40% del Pil, per un altro 40% della popolazione e per un 10% ciascuno della disoccupazione e dello sforzo che i Paesi hanno già effettuato per ospitare i migranti. 

Ai migranti dovranno essere prese impronte digitali all'arrivo
Perché il sistema funzioni saranno creati dei centri nei paesi d'arrivo supportati dal personale dell'Easo - l' Agenzia europea per la gestione delle richieste d'asilo - di Frontex e dell'Europol. 

Prossime tappe
La proposta di legge passa ora all'attenzione del Parlamento Ue e degli Stati membri, una decina dei quali si sono detti contrari, con perplessità anche da Spagna e Francia. I passaggi cruciali per l'iter della proposta legislativa saranno il consiglio dei ministri Ue degli Affari interni del 15 giugno ed il vertice dei leader del 26 giugno, dove si attendono accese discussioni e negoziati serrati.
 
L'agenda, che introduce il principio di solidarietà, dovrà essere approvata a maggioranza qualificata, condizione che dovrebbe costituire la base per una proposta di legge che la Commissione europea intende presentare entro fine anno.


 
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