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SCIENZA

Tra scienza e voli di fantasia

Da Capitan Harlock a X-Files, la fantascienza ama la materia oscura

La misteriosa sostanza su cui i fisici si interrogano da decenni è al centro di decine di opere cinematografiche e letterarie. Dai motori delle astronavi alle armi, fino a bizzarri fenomeni fisici e al Santo Graal, viene chiamata in causa moltissimi modi

Capitan Harlock (Ansa)
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Sfuggente, nota anche al grande pubblico, indefinita nelle sue caratteristiche e nelle sue potenzialità. Inoltre, aspetto non secondario, dotata di un nome che evoca misteri e, perché no, anche qualche cospirazione. La materia oscura, rompicapo per i fisici di tutto il mondo, è molto amata dal mondo della fantascienza.
 
Espediente narrativo ideale
Per chi deve scrivere un libro o la sceneggiatura di un film, avere a disposizione un espediente narrativo di questo tipo è l’ideale. Qualche esperto inevitabilmente storcerà il naso, ma in un prodotto rivolto al grande pubblico giocare con la materia oscura è molto efficace: le si possono facilmente attribuire proprietà straordinarie, spesso quasi magiche.
 
Motori a materia oscura
Gli amanti dei cartoni animati, ad esempio, ricordano sicuramente l’astronave Arcadia di Capitan Harlock. Nel film uscito nelle sale nel 2013, la tenebrosa nave spaziale ha un motore a materia oscura costruito dai Nibelunghi, una razza aliena quasi scomparsa. Questa sostanza è anche capace di donare l’immortalità al capitano. Un escamotage simile torna anche in “Transformers – L’era dell’estinzione” (2014). In questo caso è l’astronave del cacciatore di taglie Lockdown ad avere motori a materia oscura.
 
Fenomeni bizzarri e stranezze

Anche il telefilm X-Files ha dedicato una puntata alla materia oscura. Nell’episodio “Luci diffuse” del 1995, uno scienziato che la studia oscura viene esposto per errore a un fascio di particelle subatomiche e la sua ombra inizia a comportarsi come un buco nero che trasforma in energia tutto ciò che incontra. In Star Trek, invece, la materia oscura appare in vari episodi e si comporta in modi molto diversi: in un caso disturba la materia ordinaria e i campi di energia con cui viene in contatto, in un altro durante un’anomalia spaziale compare un asteroide di materia oscura, in un altro ancora viene utilizzata per cercare di nascondersi dagli umanoidi Jem’Hadar.
 
Arma per videogame
Nei videogame la materia oscura è spesso impiegata negli armamenti. Accade nello sparatutto Quake 4, dove l’arma più potente è il cannone di materia oscura. Anche in diversi capitoli della saga Final Fantasy viene citata questa sostanza misteriosa, che talvolta è un oggetto da combattimento e in altri casi produce effetti molto speciali all’interno del gioco, ad esempio permettendo di generare pozioni.
 
Dal Santo Graal agli “psitroni”
Anche in letteratura sono moltissimi i riferimenti alla materia oscura. Nel libro di Glenn Cooper “Il calice della vita” è tra le sostanze che compongono il mitico Santo Graal ed è collegata persino al mistero della resurrezione. Tra gli autori italiani si può invece citare Valerio Evangelisti, che nella fortunata saga dell’inquisitore Nicolas Eymerich tira in ballo delle particelle subatomiche dette “psitroni”, che sarebbero in grado di trasmettere il pensiero da un individuo all’altro e anche fra più individui, anche a secoli di distanza. Probabilmente la realtà è meno stupefacente, ma l’Universo spesso ci ha sorpresi con fenomeni al limite dell’immaginabile. Non resta che attendere le scoperte degli scienziati e, nel frattempo, lasciar volare la fantasia.
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