MONDO
Da De Gasperi a Prodi, gli italiani nel gotha europeo
Per l'Italia, dunque, un risultato storico: da quando l'Eurocamera è eletta a suffragio universale, vale a dire dal lontano 1979, non c'era ancora stato un presidente italiano. L'ultimo precedente è infatti quello di Emilio Colombo, in carica dal 1977 al 1979, quando ancora gli eurodeputati erano nominati dagli Stati nazionali.
Prima di lui, sono stati altri quattro gli italiani a ricoprire questo ruolo: tra loro anche uno dei padri dell'idea di un'Europa unita, Alcide De Gasperi, presidente dell'Assemblea comune europea nel 1954. Gli succedette un altro democristiano, Giuseppe Pella, dal 1954 al 1956. Quasi dieci anni dopo, quando già era nata la Comunità economica europea, toccò al liberale Gaetano Martino presiedere il Parlamento (1962-64), e poi ancora a un democristiano, Mario Scelba (1969-71).
Solo due invece gli italiani arrivati al vertice dell'esecutivo europeo, la Commissione. Dal 1970 al 1972 fu guidata dal democristiano Malfatti, che tra le varie cose concluse i negoziati per il primo allargamento della Cee a Regno Unito, Irlanda e Danimarca. Campione dell'allargamento europeo fu anche l'altro presidente italiano della Commissione, Romano Prodi, dal 1999 al 2004.
Da quando invece è stata resa una carica stabile quella di presidente del Consiglio europeo, nel 2009, nessun italiano ha ancora ricoperto questo ruolo. C'era andato vicino Enrico Letta nel 2014 quando il suo nome era tra quelli in pole position. Ma poi il governo Renzi preferì puntare sulla carica di Alto rappresentante, ottenuta dall'allora ministro degli Esteri Federica Mogherini.