MONDO
Fonti dell'amministrazione Usa alla Cnn
Datagate, spunta una seconda talpa: pubblicati file che Snowden non poteva avere
Il governo federale lo temeva da tempo. Ora alcuni articoli pubblicati sul magazine online di Glenn Greenwald, il giornalista che per primo diffuse i documenti di Snowden, confermano i sospetti. Intanto in Russia, dove si rifugia la talpa, il più grande furto di credenziali Internet della storia
riferiscono fonti dell'amministrazione Obama alla Cnn.
Nuovi leaks sul magazine di Greenwald
A confermare i sospetti del governo federale sono stati alcuni articoli usciti su The Intercept, il magazine online di Glenn Greenwald, il giornalista che per primo ha pubblicato le rivelazioni di Snowden. Le nuove rivelazioni riguardano la crescita esponenziale, durante l'era Obama, del Terrorist Identities Datamart Environment, il database della Nsa che raccoglie i profili delle persone sospettate di terrorismo. I documenti segreti del National Counterterrorism Center sono datati agosto 2013 ed è quasi certo che non provengano dall'ex contractor che ha cercato rifugio in Russia.
La seconda talpa: prove della sua esistenza
Le prove stanno nei numeri: nel 2009 i nomi nel database erano 500 mila, tre anni dopo, nel 2012, avevano raggiunto quota 875 mila. A motivare l'impennata sarebbero stati alcuni gravi rischi per la sicurezza nazionale, come il fallito attentato del Natale 2009. E ancora: un'altra lista, il Terrorist Screening Database, conterrebbe - scrive The Intercept - 680 mila nomi, quasi tutti non americani, di cui almeno il 40% non avrebbe effettivi legami con il terrorismo. A corroborare la tesi che esista un'altra talpa ci sono altri due elementi: lo stesso Greenwald aveva parlato dell'esistenza di un secondo whistleblower e un giornale tedesco aveva pubblicato un'analisi del codice sorgente della Nsa che non sembrerebber provenire da Snowden.
Russia: il più grande furto di credenziali Internet (nel Paese dove si rifugia Snwoden)
Mentre Vladimir Putin offre rifugio ad una talpa come Snowden - che rinuncia alla libertà dopo aver denunciato quelle che definisce attività illegali e scorrette del governo - è proprio dalla Russia che arriva la banda criminale colpevole del più grande furto di credenziali web della storia: tra queste ci sono 1,2 miliardi di combinazioni username-password e 500 mila indirizzi mail, oltre a informazioni raccolte in 420 mila siti. A scoprirlo - rivela il New York Times - la Hold Security, un'agenzia specializzata nell'individuare operazioni di hackeraggio come il furto, lo scorso anno, di milioni di record da Adobe Systems.
Edward Snowden non è più la talpa. Semmai una talpa oppure la prima talpa. C'è infatti almeno un'altra persona in grado di diffondere documenti top secret che riguardano la sicurezza nazionale americana, secondo quanto
Nuovi leaks sul magazine di Greenwald
A confermare i sospetti del governo federale sono stati alcuni articoli usciti su The Intercept, il magazine online di Glenn Greenwald, il giornalista che per primo ha pubblicato le rivelazioni di Snowden. Le nuove rivelazioni riguardano la crescita esponenziale, durante l'era Obama, del Terrorist Identities Datamart Environment, il database della Nsa che raccoglie i profili delle persone sospettate di terrorismo. I documenti segreti del National Counterterrorism Center sono datati agosto 2013 ed è quasi certo che non provengano dall'ex contractor che ha cercato rifugio in Russia.
La seconda talpa: prove della sua esistenza
Le prove stanno nei numeri: nel 2009 i nomi nel database erano 500 mila, tre anni dopo, nel 2012, avevano raggiunto quota 875 mila. A motivare l'impennata sarebbero stati alcuni gravi rischi per la sicurezza nazionale, come il fallito attentato del Natale 2009. E ancora: un'altra lista, il Terrorist Screening Database, conterrebbe - scrive The Intercept - 680 mila nomi, quasi tutti non americani, di cui almeno il 40% non avrebbe effettivi legami con il terrorismo. A corroborare la tesi che esista un'altra talpa ci sono altri due elementi: lo stesso Greenwald aveva parlato dell'esistenza di un secondo whistleblower e un giornale tedesco aveva pubblicato un'analisi del codice sorgente della Nsa che non sembrerebber provenire da Snowden.
Russia: il più grande furto di credenziali Internet (nel Paese dove si rifugia Snwoden)
Mentre Vladimir Putin offre rifugio ad una talpa come Snowden - che rinuncia alla libertà dopo aver denunciato quelle che definisce attività illegali e scorrette del governo - è proprio dalla Russia che arriva la banda criminale colpevole del più grande furto di credenziali web della storia: tra queste ci sono 1,2 miliardi di combinazioni username-password e 500 mila indirizzi mail, oltre a informazioni raccolte in 420 mila siti. A scoprirlo - rivela il New York Times - la Hold Security, un'agenzia specializzata nell'individuare operazioni di hackeraggio come il furto, lo scorso anno, di milioni di record da Adobe Systems.