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MONDO

L'edizione 2016 del World Economic Forum

A Davos in scena la quarta rivoluzione industriale

La digitalizzazione dei processi produttivi procede inarrestabile e sta cambiando tutto: la salute, la mobilità, i servizi finanziari e l'educazione. Come gestire questa rivoluzione creando ricchezza per tutti, come evitare di rendere ancora più dura la disoccupazione e più grande la diseguaglianza?

WEF/swiss-image.ch/Photo Jolanda Flubacher
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Ginevra “Mastering the Fourth Industrial Revolution” padroneggiare la quarta rivoluzione industriale, non subirla. Questo è il punto centrale attorno cui ruoterà la riflessione del Forum Economico Mondiale di Davos in agenda dal 20 al 23 gennaio 2016. Il tema è squisitamente politico, gli attori di questa rivoluzione, le aziende di punta, i tecnologi, i guru del cambiamento sanno perfettamente che questa rivoluzione sta avendo e avrà profondi effetti sulle economie, le società e il comportamento umano, cambierà insomma le regole del contratto sociale in vigore in occidente dal dopoguerra ad oggi con effetti potenzialmente distruttivi. Come reagire e pianificare il futuro invece di subirlo sarà compito precipuo dei politici e dei leader della società civile. Il Forum di Davos può rappresentare in questo senso una occasione preziosa di scambio.

Tra i 2500 partecipanti al Meeting ci saranno i busines leaders di oltre 1.000 imprese, i dirigenti delle grandi Organizzazioni internazionali, le voci più influenti della società civile i leader religiosi, gli accademici e gli artisti. — Ci sono molte sfide nel mondo di oggi, e io sento che una delle più intense e dall'impatto più profondo sarà il modo in cui verrà gestita la "Quarta rivoluzione industriale" spinta dalla velocità, dall'ampiezza e dalla completezza dell'innovazione di sistema che il cambiamento tecnologico in corso sta provocando. Le sfide sono spaventose e le opportunità sono enormi. Dobbiamo forgiare una comprensione globale e condivisa di come la tecnologia sta trasformando le nostre vite, dobbiamo aggiornare i nostri obiettivi e i nostri valori " ha dichiarato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum. Tra i temi in agenda anche il ruolo della scienza di fronte alle sfide contemporanee, dal cambio climatico all'invecchiamento della popolazione, alla sempre più controversa diffusione in tutti gli ambiti di tecnologie in grado di interpretare enormi masse di dati. Come cambierà il paradigma della sicurezza globale?  Fino a che punto, ancora una volta, i sistemi democratici  hanno gli strumenti per governare questi processi, come devono o dovrebbero attrezzarsi?

Ad affiancare il fondatore Schwab in questa edizione come co-presidenti saranno Mary Barra ad di General Motors, Sharan Burrow della International Trade Union Confederation, Satya Nadella di Microsoft, Hiroaki Nakanishi di Hitachi, Tidjane Thiam di Credit Suisse and Amira Yahyaoui, fondatrice  epresidente di Al Bawsala e Global Shaper dell'Hub di Tunisi
 
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