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POLITICA

Ddl Stabilità

Padoan: "Taglio delle tasse e investimenti non negoziabili"

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervistato su Raitre a Ballarò ha risposto sui principali temi toccati dalla finanziaria e si è detto disponibile a recepire i "miglioramenti" che verranno dal passaggio della Legge in Parlamento. Non sono, però negoziabili "i tagli di tasse e gli interventi a favore degli investimenti e dei giovani ricercatori".

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Roma Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervistato su Raitre a Ballarò ha risposto sui principali punti della finanziaria. Sulla sanità ha detto che "non si è ridotto il fondo, si è ridotto l'aumento. Si è fatto aumentare un po' meno di quanto era previsto. E' una differenza importante. Non mette a rischio le prestazioni sanitari per i cittadini, anzi direi che le migliora perché avviene nell'ottica della spending review". Infatti, secondo il Ministro, "La sanità è una della aree di spesa nella quale ci sono le più importanti disparità di spesa" da una regione all'altra. "Quindi c'è spazio per migliorare". 

La legge di Stabilità è stata licenziata dal Consiglio dei Ministri ma ora deve passare il vaglio delle Camere dove potranno essere apportate delle modifiche. "È chiaro che ci possono essere aggiustamenti a margine ma sono convito che il Parlamento riconoscerà la validità complessiva della manovra e la voterà". Così Padoan apre a possibili "miglioramenti" nel passaggio in Parlamento ma aggiunge che non sono negoziabili: "i tagli di tasse come anche gli interventi a favore degli investimenti e dei giovani ricercatori".


Sulla spending review, ha aggiunto Padoan, "è stata fino ad adesso vista essenzialmente nei termini dei grandi numeri che naturalmente sono importanti. Ma la spending review deve essere sempre più, e quest'anno, anche se nella legge di stabilità si vede poco, dietro ai numeri c'è una scelta oculata, quasi chirurgica delle voci di spesa".

L'altra accusa che in questi giorni è piovuta da più parti riguarda l'abolizione di Imu e Tasi che è stata definita una manovra elettorale. "Faccio notare - replica il ministro dell'Economia - una banalità: qualunque misura di politica economica, qualunque taglio di tasse ha un'implicazione di tipo elettorale, non nascondiamoci dietro un dito" ma si tratta "di una misura volta a sostenere le famiglie che sono quelle che hanno sofferto di più della crisi"

L'altro tema dibattuto è stato quello relativo alla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro che era stato annunciato e poi rimandato. "Sono assolutamente a favore a considerare meccanismi di flessibilità in uscita. -ha ammesso il ministro - Tutto ciò deve essere ragionato con calma. Quindi è nell'agenda di Governo ma non era nell'agenda di questa legge di stabilità". 

Il problema degli esodati, nati con la riforma Fornero, "per come l'ho capito io - ha spiegato Padoan -  è un problema che si auto riproduce. Si dicono esodati gruppi di cittadini che hanno le loro sacrosante richieste ma che tecnicamente non sono gli esodati della prima ora. Come abbiamo detto in Parlamento bisogna trovare una soluzione definitiva". 

 
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