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EUROPA

Di Maio: "Giorgetti? C'è parte della Lega nostalgica di Berlusconi"

"Vedere Giorgetti che per tutta la settimana attacca Conte mi fa pensare che vuole tornare da Berlusconi- afferma il vicepremier-. O Salvini ha un'idea diversa da Giorgetti, oppure è una strategia"

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"Forza Italia vuole tornare al governo. Berlusconi non pretende di fare il premier ma il ministro giustizia ci sta pensando. Stanno aspettando il risultato delle Europee di domenica. Giorgetti della Lega dice 'così non si può andare avanti' perché c'è una parte di Lega nostalgica di tornare con Berlusconi". Lo ha ribadito il vicepremier Luigi Di Maio, M5s, durante un comizio a Cosenza. "Ci sono tante ragioni per restare al governo, ma una su tutte è che quelle persone devono restare all'opposizione, Berlusconi deve restare fuori dal Parlamento e non deve andare a fare il ministro, la proposta Zanda non deve diventare legge", ha aggiunto.

"Governo per me va avanti, ma la Lega chiarisca la sua linea"
Già in mattinata, intervistato da Radio Anch'io, Di Maio aveva invitato la Lega a chiarire la sua posizione. "Lunedì per noi il governo deve andare avanti, ma non è che ci rimangiamo quanto detto su corruzione o province... O ci sono due idee diverse nella Lega, oppure si gioca al poliziotto buono e cattivo. Vedere Giorgetti che per tutta la settimana attacca Conte mi fa pensare che vuole tornare da Berlusconi, o Salvini ha un'idea diversa da Giorgetti oppure è una strategia". 

Di Maio ha ripercorso le ultime settimane: "La tensione è aumentata con il caso Siri, poi è salita ancora quando i leghisti hanno provato a rimettere le province. Io penso che ci sia una parte di Lega o tutta la Lega che è un po' nostalgica nel tornare al governo con Berlusconi. Ma noi siamo stati leali nella creazione del governo, ora la fase due si rivolge al ceto medio: noi siamo argine agli estremisti, abbiamo visto addirittura i fischi al papa in piazza...". In ogni caso, Di Maio si è detto ancora convinto che "abbiamo davanti 4 anni perché per me dobbiamo andare avanti 4 anni".

"Pd, Fi e Lega si tengono gli indagati"
"Domenica sarà un voto per punire tutti questi partiti: Pd, Fi e Lega, che si sono tenuti gli indagati per corruzione. Noi non siamo perfetti ma se abbiamo avuto un caso di questo tipo in dieci anni è perché li abbiamo sempre cacciati" ha aggiunto il vicepremier a Cosenza."Sono tutti coinvolti oggi nei grandi scandali di corruzione".

"In Parlamento i numeri li ha M5s, continuerò ad alzare la voce"
"Domenica avremo ancora più forza: mi vedrete sempre alzare la voce nel governo quando qualcosa non va bene" ha detto Di Maio."Ci sono due piani: il piano dei numeri in Parlamento e ce li abbiamo noi, abbiamo i 2/3 della maggioranza parlamentare, e il piano delle parole: i fischi al Papa, le denunce ai magistrati e all'Onu non si possono accettare. Ci sarà bisogno di andare avanti per fare cose concrete e non pensare a poltrone e rimpasti", ha concluso. 

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