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ITALIA

La lettera

Diaz, il padre di Carlo Giuliani scrive a Mattarella: "Lo Stato chieda scusa"

"Come Lei certamente sa un agente della Polizia di Stato oltre a rivendicare con orgoglio la sua partecipazione alla 'macelleria messicana' della Diaz ha rivolto a mio figlio Carlo offese insopportabili" scrive al Presidente della Repubblica

Giuliano Giuliani (LaPresse)
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Roma Giuliano Giuliani, padre di Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso durante i disordini del G8 del 2001 a Genova, chiede al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera aperta se non ritenga di dover "chiedere scusa a Carlo in nome dello Stato" per le "offese insopportabili" rivolte a suo figlio da un agente di polizia di Stato.

"Come Lei certamente sa - scrive Giuliani nella lettera a Mattarella - un agente della Polizia di Stato oltre a rivendicare con orgoglio la sua partecipazione alla 'macelleria messicana' della Diaz (ricordo sempre che l'espressione fu usata durante la testimonianza in tribunale dal vice questore Michelangelo Fournier) ha rivolto a mio figlio Carlo offese insopportabili".

In alcuni messaggi postati su facebook ieri l'agente Fabio Tortosa ha scritto "Carlo Giuliani fa schifo e fa schifo anche ai vermi sottoterra". "Concorderà con me, Esimio Presidente - prosegue nella lettera Giuliani - che un agente in servizio è un rappresentante dello Stato. Da qui la domanda che mi permetto di rivolgerLe: non ritiene che Lei dovrebbe chiedere scusa a Carlo in nome dello Stato? Resto fiduciosamente in attesa della considerazione che vorrà attribuire a questa mia richiesta", scrive Giuliani, concludendo la lettera "con il rispetto dovuto al capo dello Stato".
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