MONDO
Tre attacchi e oltre 40 morti, colpiti centro commerciale e caffè
Doppio attacco a Baghdad, almeno 40 morti. L'Isis rivendica
Solo un'ora dopo la rivendicazione dell'Isis dell'azione compiuta nel centro commerciale Jawhara (Gioiello) del quartiere Zahra a maggioranza sciita nella parte sud est di Baghdad, un duplice attentato ha devastato un caffè a nord-est della capitale uccidendo almeno 20 persone. In un terzo attacco, un ordigno esploso in un'affollata via della parte sud di Baghdad ha ucciso sette persone.
"Il peggio deve ancora venire" è la frase con cui l'Isis chiude la sua rivendicazione pubblicata su Internet con il logo della "Provincia di Baghdad". Il racconto della dinamica dell'attacco fornito dal gruppo jihadista coincide grosso modo con la versione fornita dalle autorità di Baghdad, anche se queste ultime parlano di sette attentatori mentre l'Isis ne cita quattro.
L'attacco al mall Jawhara è avvenuto poco dopo il tramonto, verso le cinque del pomeriggio, quando la maggior parte delle famiglie si reca a fare compere. Le autorità non precisano le identità e le età delle vittime ma si parla di almeno tre donne, tra gli ostaggi, uccise dai miliziani.
Secondo le ricostruzioni, l'attacco è iniziato con l'esplosione di un'autobomba a uno degli ingressi del centro commerciale. Poco dopo, tre assalitori sono penetrati in un'altra ala e tra i negozi hanno cominciato a sparare. Quando le forze di sicurezza si sono avvicinate al mall, una seconda autobomba è stata lanciata contro la polizia, mentre i miliziani si sono fatti scudo dietro ostaggi. I feriti sono più di 50 secondo i media locali.
Le immagini e i video pubblicati su Internet durante e dopo il blitz delle forze speciali mostrano scene di guerra in una zona residenziale. Baghdad è da anni dilaniata da attentati dinamitardi quasi giornalieri, ma gli attacchi a viso aperto contro civili sono stati finora limitati.
Dopo Natale le forze governative avevano annunciato la presa del centro di Ramadi, il capoluogo della turbolenta regione occidentale di al Anbar roccaforte di qaidisti e jihadisti ostili al governo iracheno sostenuto da Iran e Stati Uniti.
Secondo commentatori iracheni intervenuti in serata a programmi di approfondimento sulla tv al Iraqiya, proprio la sconfitta subita dall'Isis a Ramadi può aver spinto il gruppo a lanciare una "rappresaglia" nel cuore della capitale.
Subito dopo l'attacco al mall, le autorità hanno deciso di innalzare i livelli di protezione della 'Zona Verde' della capitale dove si trovano le sedi istituzionali e quelle delle principali ambasciate.