ECONOMIA
Intervista De Telegraaf
Draghi: "La ripresa c'è ma è debole"
Il presidente della Bce parla al quotidiano olandese: "Per fermare gli squilibri nell'Ue servono riforme strutturali"
Inflazione che dipenderà anche dall'aumento dei prezzi del petrolio in seguito alle tensioni in Iraq. I più alti prezzi del greggio, dice Draghi, avranno comunque un impatto, almeno in assenza di un ulteriore apprezzamento dell'euro e, in un contesto di bassa inflazione, la riduzione dei livelli di debito, che è molto importante in larga parte dell'area euro, diventerà più difficile.
In questo contesto un eventuale piano di acquisto di bond è possibile nel mandato della Bce, se gli acquisti puntano ad assicurare la stabilità dei prezzi. Per Draghi però la Bce potrebbe eventualmente procedere all'acquisto se ci fosse un deterioramento delle aspettative di inflazione di medio termine, con gli acquisti che potrebbero includere non solo bond dei governi ma anche prestiti del settore privato.
Dall'economia alla politica, il presidente della Bce avanza anche l'ipotesi di una riforma dei poteri di Bruxelles. Una necessità, secondo Draghi, per garantire il futuro dell'euro. La ricetta è quella di riforme strutturali, la cui assenza è la causa del grande squilibrio nell'Eurozona.
Tra le misure indicate norme fiscali più severe, un'unione bancaria e un'unione monetaria perfetta. Obiettivi da raggiungere dando più poteri alla Commissione europea o gli Stati membri in sede di Consiglio europeo o creando nuovi organismi europei, come un'Autorità di bilancio europeo.