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MONDO

Muore missionario spagnolo

Ebola, nuovo contagio in Nigeria. Riunione d'emergenza dell'Oms a Ginevra

 La Costa d'Avorio annuncia lo stop a tutti i voli della propria compagnia di bandiera da e per i paesi dove è presente il virus. Riunita a Ginevra, l'Oms dovrà decidere se utilizzare i farmaci e i vaccini ancora in fase di test. Dalla Cina 80 tonnellate di aiuti

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Non accenna a fermarsi l'epidemia di Ebola partita dall'Africa. La Nigeria ha confermato di avere rilevato un nuovo caso della malattia, che porta a 10 il totale dei casi registrati nel Paese. Lo ha annunciato il ministro della Salute nigeriano, Onyebuchi Chukwu, spiegando che la persona coinvolta è un infermiere che si era occupato di curare un americano-liberiano arrivato in aereo in Nigeria e morto il mese scorso, Patrick Sawyer. L'infermiere è risultato positivo al test per il virus Ebola nel fine settimana.

Finora sono morti due dei 10 contagiati in Nigeria, Patrick Sawyer, appunto, e un altro infermiere, mentre gli altri otto casi sono in cura in isolamento a Lagos. Tutti e nove i nigeriani sono stati infettati tramite contatto diretto con Sawyer, ha spiegato il ministro, aggiungendo che le autorità nigeriane stanno monitorando 177 persone che hanno avuto contatti diretti o indiretti con Sawyer.

A Ginevra riunione su eventuale uso farmaci sperimentali
Intanto a Ginevra è iniziata la riunione a porte chiuse del comitato dell'Oms che dovrà decidere se utilizzare i farmaci e i vaccini ancora in fase di test per combattere l'epidemia. Il continuo aumento dei casi alza ovviamente l'allerta anche nei paesi non colpiti. La costa D'Avorio ad esempio ha annunciato lo stop a tutti i voli della propria compagnia di bandiera da e per i paesi dove è presente il virus, una misura sconsigliata dalla stessa Oms secondo cui le normali procedure di prevenzione sono sufficienti. 

Il contagio dei religiosi
E un altro religioso, George Combey, compagno del missionario spagnolo Miguel Pajares è morto la notte scorsa a Monrovia (Liberia) a causa del virus Ebola. Lo ha reso noto l'ordine di San Giovanni di Dio cui appartengono i religiosi. Tre giorni fa era deceduta, sempre a Monroa, una suora africana dello stesso ordine. La congregazione religiosa ha inoltre reso noto che lo stato di salute di Parajes, ricoverato in isolamento nell'ospedale Carlos III di Madrid, sono stazionarie. Il missionario - secondo quanto reso noto ieri dalle autorità sanitarie spagnole - sarà sottoposto al trattamento sperimentale ZMapp contro il virus Ebola, finora applicato solo a due cittadini americani infettati in Liberia. 

Un bimbo di 2 anni il "paziente zero"
E si è scoperto chi è il "paziente zero", cioè  il primo a manifestare i sintomi dell'epidemia: secondo il New York Times sarebbe un bambino di due anni che è morto il 6 dicembre a Guèckèdou in Guinea, vicino al confine con Sierra Leone e Liberia. Il quotidiano cita ricercatori impegnati sul campo. Secondo la ricostruzione degli esperti dopo una settimana è morta la madre del bimbo, quindi la sorella di tre anni e in seguito la nonna. Tutti avevano febbre, vomito e diarrea.

La Cina invia 80 tonnellate di aiuti in Africa
Gli aiuti umanitari e medici arrivano anche dalla Cina. Secondo quanto riferito dalla televisione di Stato, sarebbero arrivate ottanta tonnellate di materiale medico e umanitario per aiutare le popolazioni dell'Africa occidentale a combattere i focolai di virus Ebola. Tre squadre di medici, ognuna costituita da un epidemiologo e da due specialisti di disinfezione e prevenzione, saranno inviate in Guinea, Liberia e Sierra Leone in questi giorni. Gli aiuti umanitari, che sono stati impilati in scatoloni presso l'aeroporto Pudong di  Shanghai, comprendono tute protettive, farmaci e termometri. Le scatole, contrassegnate dal logo China Aid e dalla bandiera cinese, sono state caricate su un Boeing 747 diretto prima in Guinea, poi in Sierra Leone e infine in Liberia.
 
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