L'economia che guarda al bisogno, non al profitto. Della Valle: "Made in Italy non conosce crisi"

di Giuliana Palmiotta 09 aprile 2015Inclusiva, attenta al sociale, rispettosa dell'ambiente, che metta al centro le persone. C'è un'altra economia, al di là dello spread e delle quotazioni finanziarie. Un'economia positiva che si propone come chiave di lettura con uno sguardo di lungo periodo e al servizio delle nuove generazioni. Questo cerca di raccontare la seconda edizione 'Positive economy forum', Forum dell'Economia positiva in Italia, in corso a San Patrignano. Due giorni di conferenze e dibattiti con cinquanta relatori internazionali del mondo accademico, imprenditoriale, istituzionale, della cultura e della società civile che esporranno e condivideranno le proprie esperienze sull'economia positiva. 

Ad aprire i lavori l’economista Jacques Attali, presidente del gruppo PlaNet Finance e del Movimento per l’Economia positiva, e Letizia Moratti, co-fondatrice della Fondazione San Patrignano. Assieme a loro Hanifa Mezoui senior advisor delle Nazioni Unite. L'obiettivo e' quello di riflettere - e far riflettere - su un nuovo modello economico al servizio delle generazioni future e della società. promuovendo una crescita responsabile, sostenibile e inclusiva. 

"Tante le sfide per il nostro paese" sottoliena la presidente Rai, Anna Maria Tarantola, partecipando all'evento (GUARDA). L'economia positiva passa attraverso nuove politiche per la famiglia, lo sviluppo di strumenti di finanza sociale, la valorizzazione del terzo settore. Una nuova agenda che deve entrare a far parte delle istituzioni", sottolinea ancora l'economista i cui trascorsi in Banca d'Italia certificano autorevolezza e analisi. Tarantola sottolinea ancora come sia soprattutto dai cittadini che deve partire una nuova prospettiva. "Istruzione ed educazione sono quindi le chiavi per questo cambiamento", conclude, guardando a un modello economico a lungo termine, rivolto ai bisogni umani, più che al profitto immediato.

Importante è anche stringere un rapporto più stretto tra scuole e impresa, come rileva l'intervento del ministro dell'istruzione, Stefania Giannini. 

Resta da vedere se l'economia riuscirà davvero a reinventare se tessa. All'ottimismo di questi giorni "speriamo che seguano anche i fatti", ha affermato l'imprenditore Diego Della Valle, spiegando al forum di Rimini quanto sia importante che ai numeri positivi, corrisponda una vera svolta nell'economia reale. "La devono vedere le persone in casa, gli artigiani, i commercianti, gli imprenditori - dice il patron di Tods - se tutto questo arriva, potremo parlare di ripresa". E riferendosi al made in Italy di qualità ha infine concluso: "non abbiamo mai avuto momenti di crisi o difficoltà'