MONDO
Udienza decide "rinvio al 7 ottobre"
Egitto, Zaki resta in carcere. Amnesty: Governo italiano rimetta caso in agenda
"Rinvio al 7 ottobre", lo ha comunicato all'ANSA la legale sintetizzando l'esito dell'udienza svoltasi ieri sul prolungamento della custodia cautelare per lo studente egiziano dell'università di Bologna detenuto in Egitto per propaganda sovversiva su Facebook.
Zaky, che è accusato di sovversione, non era presente in aula mentre si decideva il prolungamento della sua custodia cautelare.
"Chiediamo con forza che Zaky possa essere presente in aula, il prossimo 7 ottobre, per potersi difendere insieme ai suoi avvocati", dice Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
"Questi giorni che ci separano dal 7 ottobre sono giorni in cui Amnesty International chiede al Governo italiano di rimettere nella propria agenda il nome di Patrick Zaki perché, complice l'estate, complice altro, quel nome da quella agenda è scomparso". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commenta all'ANSA la notizia del rinvio al 7 ottobre della decisione della Corte egiziana sul caso dello studente dell'Università di Bologna.
"Chiediamo ai parlamentariitaliani e ai parlamentari europei che rappresentano il nostro Paese - aggiunge Noury - di premere, di assumere iniziative perché il 7 ottobre sia veramente la volta buona che Patrick torni in libertà".
"Un rinvio breve - sottolinea Noury - Certamente non è una buona notizia che Patrick debba rimanere altri giorni in carcere. Però da quello che capiamo il 7 ottobre si cercherà di avere Patrick fisicamente all'udienza perché possa difendersi insieme ai suoi avvocati".