MONDO
Email Clinton e Russiagate: le tappe di James Comey all'Fbi
30 luglio 20130
Il Senato conferma Comey alla guida dell'Fbi.
10 luglio 2015
Pochi mesi dopo la discesa in campo in politica di Hillary Clinton, Comey annuncia un'indagine sull'uso del server privato di email da parte di Hillary quando era segretario di stato.
Giugno 2016
Emerge un attacco hacker al partito democratico.
2 luglio 2016
L'Fbi sente Hillary Clinton per tre ore e mezzo.
5 luglio 2016
Comey raccomanda che non siano presentate accuse penali nei confronti di Clinton per l'uso delle email, ma senza mezzi termini descrive il suo comportamento come ''noncurante''.
7 ottobre 2016
Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale ritiene che il governo russo abbia diretto attacchi hacker a organizzazioni politiche americane per interferire sul processo di voto.
28 ottobre 2016
Comey afferma in Congresso che l'Fbi sta rivedendo nuove email che potrebbero essere rilevanti nelle indagini sulla gestione di email classificate da parte di Clinton.
6 novembre 2016
Comey in una lettera ribadisce come a suo avviso non dovrebbero essere mosse accuse penali contro Clinton per l'uso di un server privato di email quando era segretario di stato.
8 novembre 2016
Trump viene eletto.
7 gennaio 2017
L'intelligence americana afferma che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe ordinato una campagna per influenzare il voto e colpire Clinton.
20 gennaio 2017
Giorno dell'insediamento di Trump.
2 marzo 2017
Il ministro della Giustizia Jeff Sessions annuncia che si asterra' dalle indagini sul Russiagate. Una decisione annunciata il giorno seguente la notizia di un suo incontro con l'ambasciatore russo.
20 marzo 2017
Comey afferma davanti al Congresso che l'Fbi sta indagando su possibili legami fra la campagna di Trump e il governo russo.
3 maggio 2017
Comey si dice ''nauseato'' dal pensare che le indagini sulle email di Clinton abbiano influenzato le elezioni.
9 maggio 2017
Trump licenzia Comey su raccomandazione del ministro della Giustizia Sessions, con l'amministrazione che cita gli errori del direttore dell'Fbi nel gestire le indagini sulle email di Clinton.