MONDO
La risposta alle accuse di Mosca
Erdogan: "Petrolio da Isis? Nessuno ha il diritto di calunniare la Turchia"
Il presidente turco ha anche ribadito che se queste accuse dovrebbero rivelarsi fondate si dimetterebbe
Roma
Nessuno ha il diritto di "calunniare" la Turchia accusandola di comprare petrolio dallo Stato islamico. È la risposta del presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, all'accusa lanciata dalla Russia di avere le prove che la Turchia sia il principale consumatore di petrolio dell'Isis e che Erdogan e la sua famiglia sarebbero coinvolti in questo traffico.
Parlando in un'università a Doha, in Qatar, ha anche ribadito che se queste accuse dovrebbero rivelarsi fondate si dimetterebbe. "Nel momento in cui potranno provarlo (un coinvolgimento n.d.r.) - ha infatti sostenuto Erdogan - mi dimetterò. Come dovrebbero fare quelli che non possono provare le loro accuse.
Il presidente turco ha anche ribadito di non volere che la tensione con Mosca abbia una ulteriore escalation.
Il Dipartimento di Stato Usa sostiene che non c'è nessun tipo di legame che suggerisca un coinvolgimento della Turchia nei traffici sul contrabbando di petrolio con l'Isis. Lo riferisce il portavoce, Mark Toner
Parlando in un'università a Doha, in Qatar, ha anche ribadito che se queste accuse dovrebbero rivelarsi fondate si dimetterebbe. "Nel momento in cui potranno provarlo (un coinvolgimento n.d.r.) - ha infatti sostenuto Erdogan - mi dimetterò. Come dovrebbero fare quelli che non possono provare le loro accuse.
Il presidente turco ha anche ribadito di non volere che la tensione con Mosca abbia una ulteriore escalation.
Il Dipartimento di Stato Usa sostiene che non c'è nessun tipo di legame che suggerisca un coinvolgimento della Turchia nei traffici sul contrabbando di petrolio con l'Isis. Lo riferisce il portavoce, Mark Toner