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ITALIA

Il capo dell'Autorithy lancia convenzione con l'Ocse

Expo, Cantone sulle deroghe: "Codice degli appalti da modificare, inidoneo alla velocità"

Cantone precisa: "Non è colpa dei controlli se i lavori di Expo sono in ritardo" e a RaiNews 24 sottolinea la necessità di rivedere il codice degli appalti.  Il 3 ottobre la firtma di una convenzione con l'Ocse, per il bollino blu sui controlli anticorruzione 

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Sui lavori per Expo 2015 il capo dell'Authority Raffaele Cantone assicura che non sono i controlli anticorruzione a rallentare i lavori. Sulle troppe deroghe concesse in passato proprio per la realizzazione dei padiglioni dell'Esposizione Universale, ai microfoni di RaiNews24 Cantone sottolinea la necessità di rivedere il codice degli appalti. "Ogni volta che si tratta di rilanciare i cantieri e accelerare le procedure si ricorre a deroghe - ha detto Cantone - diciamo la verità è una scelta necessitata perché il codice degli appalti ha un livello di farraginosità che rende evidente la sua inidoneità alla velocità". 

Questo significa "pensare anche meccanismi di compensazione perché, se si abbassa il livello di garanzie bisognerà ampiare i livelli di trasparenza". Proprio su quest'ultimo punto Cantone ha annunciato alla stampa l'avvio a breve di una convenzione con l'Ocse. "Si tratta di una sorta di bollino blu sui nostri controlli anticorruzione e ci darà altre indicazioni. È la prima volta che accade e per me è la soddisfazione più grande". La firma è prevista per il 3 ottobre,

Cantone commenta anche gli ultimi tre provvedimenti interdittivi firmati dalla Prefettura di Milano nel giorni scorsi. "Non credo che ci siano nuovi stop che possano creare ritardi ma è evidente che ci siano alcune vicende che riguardano singoli appalti particolarmente delicate che necessitano accertamenti. E noi i controlli li faremo". 
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