ITALIA
Inchiesta della Procura di Milano
Milano Expo 2015, arrestato ex sub-commissario Acerbo e altri due imprenditori
Acerbo nei giorni scorsi si era dimesso da sub-commissario Expo e da responsabile del Padiglione Italia. Le ipotesi di reato sono corruzione e turbativa d’asta nell’appalto per le Vie d’Acqua
Milano
L'ex responsabile del Padiglione Italia di Expo, Antonio Acerbo, è stato messo agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sull'Expo della Procura di Milano. Il gip Fabio Antezza, accogliendo la richiesta della Procura, ha posto ai domiciliari anche Domenico Maltauro, cugino dell'imprenditore Enrico, e Andrea Castellotti, impegnato nei lavori per il Padiglione Italia. Il giudice ha invece respinto la richiesta di arresto per Enrico Maltauro, scarcerato pochi giorni fa.
Ad Antonio Acerbo circa un mese fa era stata notificata un'informazione di garanzia con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta, reati, secondo l'accusa, commessi a Milano tra il 2012 e il luglio del 2013 in relazione all'appalto per le Vie d'acqua. In particolare gli inquirenti si erano concentrati su alcuni contratti di consulenze sospette, tra cui quello fatto ottenere al figlio (ora indagato per riciclaggio) da circa 30 mila euro.
Nei giorni scorsi Acerbo si era dimesso dalla carica di sub commissario Expo e da quella di responsabile del Padiglione Italia.
Ad Antonio Acerbo circa un mese fa era stata notificata un'informazione di garanzia con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta, reati, secondo l'accusa, commessi a Milano tra il 2012 e il luglio del 2013 in relazione all'appalto per le Vie d'acqua. In particolare gli inquirenti si erano concentrati su alcuni contratti di consulenze sospette, tra cui quello fatto ottenere al figlio (ora indagato per riciclaggio) da circa 30 mila euro.
Nei giorni scorsi Acerbo si era dimesso dalla carica di sub commissario Expo e da quella di responsabile del Padiglione Italia.