ECONOMIA
Nuove stime
FMI: stima sul debito pubblico italiano al 159,7% nel 2021
Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo la previsione sul deficit-Pil dell'Italia nel 2020 al 10,9%, mentre ha limato la stima sul 2021 al 7,5%; all'opposto ha attenuato la previsione sul debito-Pil 2020 al 157,5% ma ha alzato quella sul 2021 al 159,7%
Il debito pubblico italiano resta il secondo tra quelli delle economie avanzate, superato soltanto da quello giapponese. Secondo il Fondo, Tokyo vedrà il rapporto tra debito e Pil attestarsi al 258,7% sia nel 2020 che nel 2021.
Per quanto riguarda l'anno appena trascorso, la FMI ha rivisto al rialzo la previsione sul deficit di Bilancio dell'Italia del 2020, al 10,9% del Pil, mentre ha limato la stima sul 2021 al 7,5% del Pil. All'opposto ha attenuato la previsione sull'aumento del debito-Pil del 2020, al 157,5% ma ha alzato quella sul 2021 al 159,7%. Nello studio, l'istituzione di Washington ribadisce che lo sforzo di bilancio globale contro la pandemia "ha contribuito a salvare vite e a mitigare l'effetto della crisi". Un andamento che inevitabilmente, assieme alla contrazione economica e di gettito fiscale, ha portato a peggioramenti delle finanze pubbliche.
E su questo aspetto "ora - avverte il Fmi - sono necessarie strategie di bilancio credibili sul medio termine, specialmente dove i debiti sono elevati e dove le condizioni di finanziamento sono tirate o a rischio".
La previsione sul deficit-Pil 2020 italiano è di 2,1 più elevata di quella indicata nelle stime dello scorso ottobre, quella sul 2021 invece è di 1,3 punti più bassa. La previsione di debito-Pil è di 4,3 punti più bassa sul 2020 (a ottobre il Fmi indicava 161,8%) e di 1,4 punti più alta sul 2021 (a ottobre era 158,3%).
Il debito pubblico globale
Il debito pubblico globale arriverà a sfiorare il 100% del Pil a fine 2021, secondo cui il dato si è attestato al 97,6% nel 2020 e salirà al 99,5% quest'anno. La stima del rapporto tra deficit e Pil si colloca invece rispettivamente all'11,8 e all'8,5%. Nel dettaglio, sono le economie avanzate ad aver registrato il maggior deterioramento dei conti pubblici. Il debito dei Paesi del gruppo, prevede il Fondo, ha chiuso il 2020 al 122,7% e terminerà il 2021 al 124,9%. L'Italia, con rispettivamente 157,5 e 159,7%, fa meglio solo del Giappone il cui debito resta stabile al 258,7% nei due anni. Terzo posto agli Stati Uniti, con 128,7 e 132,5%. Nell'Eurozona, il debito si attesta al 98,1% nel 2020 e al 99,0% nel 2021. La Germania raggiunge rispettivamente il 70,0 e il 69,9%, mentre la Francia si colloca al 115,3 e al 117,6% nei due anni.