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ECONOMIA

Il presidente Marchionne: "Un nuovo traguardo, una nuova partenza"

Ferrari debutta a Piazza Affari: parte male, poi recupera. Renzi: "Occasione per gli investitori"

Il titolo del Cavallino Rampante debutta alla Borsa di Milano a 43 euro per azione. Parte in negativo sulla scia delle difficoltà dei listini europei e dei mercati asiatici, ma poi a metà seduta recupera

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Dopo quello di Wall Street lo scorso ottobre, quello di oggi per Ferrari è stato il grande debutto a Piazza Affari. A metà seduta il titolo, che ha iniziato le contrattazioni in negativo sulla scia alle difficoltà dei listini europei e dei mercati asiatici, ha iniziato a girare in positivo. Il titolo del Cavallino, nel primo pomeriggio di scambi, ha guadagnato infatti lo 0,14% a 43,5 euro, dopo aver aperto a 43 euro ed essere sceso fino a 41,5 euro. Il titolo di Fca, invece, è pesante e cede il 2,04% a 8,39 euro, a seguito di un'apertura a 8,48 euro questa mattina.  A New York, nell'ultima seduta dello scorso anno, il titolo della Rossa di Maranello aveva chiuso a 48 dollari (circa 44 euro), con una capitalizzazione di mercato di circa 8,32 miliardi di euro. 

"Per la Ferrari - ha scritto il presidente della casa di Maranello Sergio Marchionne sul libro della cerimonia - questo è un nuovo traguardo e una nuova partenza". Ad accompagnarlo il presidente di Fca, John Elkann. Seduto in prima fila il premier Renzi che ha salutato questa come una "straordinaria occasione per gli investitori". "Poter quotare anche a Milano la Ferrari - ha aggiunto il presidente del Consiglio - è un gesto molto bello e importante e credo che debba essere seguito anche da altre realtà. Credo che questo sia il momento in cui l'Italia debba smettere di giocare con gli alibi". "Vorrei che il 2016 - ha aggiunto il premier - fosse l'anno in cui recuperiamo i ritardi e iniziamo a correre verso il futuro".

Per Marchionne, dopo la scissione con Fca, per la Ferrari oggi si apre un nuovo capitolo. "Questa quotazione - ha detto - sancisce l'indipendenza della Ferrari, che è essenziale adesso per mantenere lo sviluppo e il suo potenziale". Il manager ha assicurato, parlando del titolo di Maranello, che "non faremo mai mancare gli investimenti per garantire un ritorno significativo agli azionisti. Il nostro impegno e' far crescere l'azienda senza mai tradirne i valori e la storia". Ha inoltre annunciato il lancio di un bond entro il primo semestre di quest'anno. Altro obiettivo immediato, ha aggiunto, e' il ritorno ai vertici della Formula Uno nel 2016: "La squadra e' forte e coesa - ha detto - ci manca poco. Stiamo lavorando tanto, con cattiveria agonistica, per tornare a essere la squadra da battere, come la nostra storia esige. Abbiamo fatto tutto quello che il capo del team Arrivabene ci aveva richiesto, l'unico vero obiettivo ora e' riportare il titolo a Maranello". Ferrari ha debuttato in Borsa a 43 euro, scivolando sotto i 42 quando il titolo e' stato sospeso. Rientrato in quotazione e' risalito sopra quota 43 con un guadagno attorno allo 0,35%. L'esordio non preoccupa Marchionne ("oggi è un giorno strano"), il quale ha invitato "ad aspettare che nelle prossime due settimane le interferenze spariscano". Infine, una battuta scherzosa ai giornalisti. Lui non entrerebbe mai in politica: "Mai, mai mai". 
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