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ECONOMIA

Trento

Festival Economia. Stiglitz:“Usa paese più disuguale al mondo, secondo il Regno Unito, poi l'Italia”

Il premio Nobel per l'Economia interviene alla decima edizione del festival economico che quest'anno ha come tema la mobilità sociale. L'economista parla di disuguaglianze, di quanto mettano a rischio la crescita di un Paese. Stiglitz poi tuona contro le politiche di austerity dell'Eurozona: “Sbagliate, perchè uccidono l'Europa”

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di Cristina Raschio “Il sogno americano? E' solo un mito”. Joseph Stiglitz è netto: gli Stati Uniti sono il paese più disuguale del mondo. E non sono da meno né il Regno Unito né l'Italia. Il premio Nobel per l'Economia parla dal festival dell'Economia di Trento. Centinaia le persone, tra studenti, professionisti, lavoratori ad ascoltarlo all'Auditorium Santa Chiara. Un intervento, quello di Stiglitz, perfettamente in linea con il tema della manifestazione: la mobilità sociale. 

“Negli Usa – dice il premio Nobel – negli ultimi anni, c'è stato un grande aumento della disuguaglianza e un vero e proprio svuotamento del ceto medio. Le disuguaglianze più preoccupanti sono soprattutto nel campo della salute: in America non esiste il servizio sanitario pubblico. Chi era povero ha meno aspettative di vita di un ricco”. L'economista americano, al festival anche per promuovere il suo libro “The Great Divide”, sottolinea poi quanto sia difficile avere uguaglianza anche nel settore della giustizia. Perché – dice - “se uno è indigente, in Usa non avrà giustizia, per non parlare delle disuguaglianze di natura etnica, razziale”. E uno dei rischi, continua il premio Nobel, è la segregazione sociale “perché i ricchi continueranno a vivere con i ricchi e i poveri con i poveri”.

La prospettiva di mobilità sociale e uguaglianza di un giovane americano – osserva Stiglitz – dipende principalmente “dal reddito dei suoi genitori”. Quella che fa l'economista è una fotografia da brividi. L'ascensore sociale sembra inesistente, quel mito del sogno americano per cui se una persona lavora sodo riuscirà a diventare qualcuno nella vita e a migliorarsi, ormai non c'è più”.

Il dato che, tuttavia, preoccupa più di tutti riguarda proprio il nostro Paese. Come ha fatto ha diventare così diseguale? A differenza dei Paesi scandinavi come la Danimarca dove c'è un alto tasso di mobilità proprio perché c'è molta uguaglianza, l'Italia è terza nella classifica dei Paesi più diseguali del mondo. E la disuguaglianza – afferma - è una scelta, il risultato delle politiche. “Perché il vero problema – sostiene - è la politica, la democrazia nel 21esimo secolo”.

Joseph Stiglitz parla anche di Europa e di Eurozona. Tuona contro le politiche di austerity perché – dice – “stanno uccidendo il Vecchio Continente.” E il più grande patrimonio dell'Europa, il welfare State, la sanità pubblica, sono a  rischio. Tra 25-30 anni avremo una società sempre più disuguale. “Perché – conclude l'economista -  . se non cambiamo da ora siamo destinati a perpetuare le disuguaglianze anche nelle prossime generazioni”.
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