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ECONOMIA

Sulla Grecia: "Nodi aperti vanno risolti in settimana"

Flessibilità. Dijsselbloem: "Per alcuni immigrazione è vera emergenza su bilancio, non per tutti"

Così il presidente dell'Eurogruppo al termine del vertice dei ministri economici e finanziari dell'Eurozona in riferimento alle spese sostenute per l'accoglienza dei richiedenti asilo

Jeroen Dijsselbloem
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Bruxelles Ci sono le condizioni perché ad alcuni Paesi Ue sia riconosciuta la flessibilità di bilancio per le spese sostenute per l'accoglienza dei richiedenti asilo. Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al termine della riunione dei ministri delle Finanze dell'area euro. "Credo che per un certo numero di Paesi - ha spiegato - ci siano le condizioni per considerare queste spese come ciscostanze eccezionali, ma non per tutti e non per sempre". L'accoglienza per alcuni Paesi - ha aggiunto - è "una sfida importante non solo umanitaria ma anche finanziaria. Poi spetta alla Commissione europea vedere per quali Paesi e per quali spese concedere la flessibilità".

E proprio in merito alle richieste di flessibilità da parte italiana, nel primo pomeriggio si erano incontrati il ministro dell'Economia Padoan e i commissari Ue Moscovici e Dombrovskis. La Commissione Ue - ricordiamo - entro metà novembre dovrà esprimersi con una valutazione. In particolare, le richieste italiane riguardano la possibilità di utilizzare la clausola di flessibilità decisa dalla Commissione nel gennaio scorso per gli investimenti e per le riforme, e quella prevista dal Patto di Stabilità Ue riformato per gli eventi eccezionali, al di fuori del controllo dei governi.

"Con Dombrovskis e Moscovici abbiamo esaminato assieme la richiesta, di cui ho ulteriormente spiegato le ragioni, per cui chiediamo flessibilità  su riforme e investimenti", ha riferito Padoan alla stampa al suo arrivo al Consiglio Ue per la riunione dell'Eurogruppo. Quanto alla richiesta di considerare in modo flessibile i costi della crisi dei rifugiati, il ministro ha detto che "naturalmente anche questa sarà trattata", ma, ha precisato, "separatamente, perché riguarda più paesi. Ci saranno - ha aggiunto - tempi diversi su questa clausola migranti, perché la Commissione sta ancora decidendo". Padoan, inoltre ha sottolineato che "i dati Ocse confermano che la ripresa è forte e continua" in Italia, "con una  revisione verso l'alto delle stime di crescita". "Le previsioni Ocse - ha concluso - confermano quello che stanno dicendo tutte le istituzioni internazionali, la Commissione e l'Fmi: le stime del governo sono confermate dagli altri questa è una buona notizia".

Il presidente dell'Eurogruppo ha poi parlato di Grecia riferendo che il vertice non è riuscito a trovare l'accordo sull'esborso di una 'tranche' del terzo prestito. All'inizio della prossima settimana si riuniranno gli sherpa dei ministri finanziari a Bruxelles per definire l'accordo per "una positiva conclusione delle discussioni" per l'esborso di 2 miliardi di euro al governo di Atene. Dopo la riunione degli sherpa si riunirà il board dell'Esm. La sensazione, in ogni caso, è che l'accordo sia abbastanza vicino.
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