ECONOMIA
Global Financial Stability Report
Fmi: Eurozona, legame pericoloso tra debito sovrano e banche
"In Italia spread sovrani alti a lungo potrebbero pesare sulla crescita e sulle prospettive fiscali e bancarie mentre un nuovo stress potrebbe intaccare altri Paesi nella regione"
Per le assicurazioni, il Fondo stima che i gruppi nell'Area euro abbiano oltre il 15% dei bond sovrani in circolazione nell'Area euro, leggermente meno rispetto alle banche, e quasi il 25% dei bond emessi dalle banche dell'Eurozona. Il secondo canale è di tipo macro-finanziario, in cui shock sovrani e finanziari arrivano a colpire aziende e famiglie attraverso un rallentamento della crescita e tassi più alti. Il Fondo spiega che questo canale si attiva nel lungo termine e potrebbe innescare altri due canali di contagio: un altro aumento dei non performing loans sui bilanci delle banche e una riduzione del gettito fiscale. C'è poi il rischio che le banche passino ai clienti i costi di finanziamento in aumento alzando i tassi di interesse sui mutui. "Tuttavia, fino ad ora non c'è prova di un tale rialzo, forse grazie alla liquidità della banca centrale europea".
L'Fmi però avverte: i problemi di finanziamento per le banche potrebbe peggiorare se il rating di una nazione viene portato sotto l'investment grade da tutte e quattro le principali agenzie di rating. Il motivo? I bond sovrani di quella nazione non potrebbero più essere usati come collaterale dalle banche centrali in base alle regole attuali". Il terzo canale riguarda la domanda in calo di bond. Se le banche subiscono perdite o se i rating dei bond sovrani sono stati ridotti, banche e gruppi assicurativi potrebbero non essere in grado o non volere comprare quei bond, osserva l'Fmi. "Un tale calo della domanda potrebbe mettere sotto ulteriore pressione i rendimenti, aumentando ancora di più i costi di finanziamento e le perdite". Per questo, sostiene il Fondo, serve continuare nella riduzione dei non performing loan.
Scenari possibili
Il Fondo simula poi due scenari, uno più dolce e uno piùs evero, per cercare di vedere se e come le banche dell'area euro sono preparate a possibili shock del debito sovrano. Nello scenario più duro, quello con un forte balzo dei rendimenti sovrani, le banche in Italia, Portogallo e Spagna registrerebbero perdite significative. Nello scenario più dolce, con un aumento non drammatico dei rendimenti, i ratio di capitale Tier 1 delle banche europee risulterebbero superiori a quelli del 2010 grazie al capitale maggiore accantonati e alle riserve accumulate. Anche le assicurazioni potrebbero registrare significative perdite nel caso di shock sovrani e questo perché le assicurazioni dell'area euro controllano il 15% dei bond sovrani di Eurolandia, e circa il 25% dei bond delle banche dell'area euro.
Spread elevato in Italia, peso per la crescita e rischio contagio area Euro
"In Italia, spread sovrani alti a lungo potrebbero pesare sulla crescita e sulle prospettive fiscali e bancarie mentre un nuovo stress esercitato da un balzo dei costi per finanziarsi potrebbe intaccare altri Paesi nella regione". E' questo l'avvertimento lanciato dal Fondo nel suo Fiscal Monitor. Il Fondo ha fatto notare che nel nostro Paese, gli spread nella seconda parte del 2018 sono saliti ma l'effetto contagio nelle altre economie dell'Area euro con alti livelli di debito è stato "limitato".
In Italia potrebbe servire "tassa moderna" su prima casa
Il Fondo monetario internazionale sostiene, inoltre, che in Italia "i patrimoni potrebbero essere tassati attraverso una tassa moderna sulle residenze primarie". E' quanto si legge nel Fiscal Monitor, il rapporto pubblicato oggi nell'ambito dei lavori primaverili dell'istituto di Washington.