ECONOMIA
"Proteggere famiglie e pmi, stimoli siano coordinati"
Fmi. Georgieva: peggiore crisi da Grande Depressione, dai governi misure bilancio per 8.000 miliardi
"Solo tre mesi fa ci attendevamo una crescita del reddito pro capite in oltre 160 dei nostri paesi membri nel 2020. Oggi il numero si è capovolto: prevediamo che più di 170 paesi sperimenteranno una crescita negativa del reddito pro capite quest'anno", afferma Georgieva. "Alla luce delle misure di contenimento per rallentare la diffusione del virus, l'economia mondiale si è sostanzialmente" fermata e questo è vero soprattutto "per le vendite al dettaglio,l'ospitalità, i trasporti e il turismo. In molti paesi, la maggioranza dei lavoratori sono autonomi o dipendenti di piccole e medie imprese. Queste attività e questi lavoratori sono particolarmente esposti" all'emergenza coronavirus, aggiunge Georgieva mettendo in evidenza che la crisi sanitaria colpisce ipiù deboli e la crisi economica si prevede colpisca più duramente i paesi più deboli.
"Tutti i governi" sono scesi in campo per affrontare la crisi del coronavirus e c'è stato un significativo coordinamento. I paesi del mondo hanno preso misure di bilancio per circa 8.000 miliardi di dollari. A questi si aggiungono importanti misure dal G20 e da altri". Lo afferma la Georgieva, sottolineando che le azioni prese ora "determineranno la velocità e la forza della ripresa".
Continuare il piano di contenimento, ridurre lo stress sul sistema finanziario,proteggere le famiglie e le imprese con misure mirate e pianificare per la ripresa. Queste le quattro priorità indicate dal direttore generale del Fmi, per l'emergenza coronavirus. "Dobbiamo prevenire che le pressioni di liquidità diventino problemi di solvibilità ed evitare una cicatrice all'economia che renderebbe la ripresa ancora più difficile", mette in evidenza Georgieva, precisando che per la ripresa saranno essenziali "stimoli di bilancio coordinati. Dove l'inflazione resta bassa, la politica monetaria dovrebbe restare accomodante".