ECONOMIA
Il rapporto
Fmi: la ripresa economica in Italia prosegue e si rafforzerà
Lo sforzo del governo di Matteo Renzi per le riforme "è stato impressionante"
"E' probabile che la ripresa si rafforzi nei prossimi anni, pur rimanendo modesta". E si prevede una crescita dell`1,1 per cento quest'anno e di circa l`1,25 per cento nel 2017-18. Ma "i rischi sono orientati al ribasso, legati tra l`altro alla volatilità dei mercati finanziari, al rischio Brexit, all'emergenza immigrazione ed ai venti contrari generati dal rallentamento delle attività commerciali a livello mondiale".
Secondo i tecnici del Fmi "permangono significative sfide per il futuro. La crescita della produttività e degli investimenti rimane a livelli bassi; il tasso di disoccupazione resta superiore all'11 percento, con livelli considerevolmente più elevati in alcune regioni e tra i giovani; i bilanci delle banche sono messi a dura prova dal livello molto alto di crediti deteriorati e dall`eccessiva durata dei procedimenti giudiziari; e il debito pubblico si è lentamente attestato su un livello di poco inferiore al 133 percento del Pil, limitando il margine di bilancio per rispondere a eventuali shock".
Per l'Italia il ritorno a livelli di produzione pre-crisi (2007) arriverebbe "solo verso la metà degli anni 2020, con un ampliamento del divario di reddito e la media della zona euro a più rapida crescita. Inoltre, la crescita nominale potrebbe essere troppo debole per risolvere stabilmente le fragilità finanziarie ed i bilanci potrebbero continuare a costituire una fonte di vulnerabilità, poiché il loro risanamento richiederebbe un periodo prolungato. Nell`ambito di un`unione economica e monetaria incompleta, l'Italia rimarrebbe esposta a rischi".
Il governo italiano ha perseguito una serie di importanti riforme. E gli ispettori danno atto di un elenco di iniziative di riforma "impressionante". Dal settore Istituzionale, alla pubblica amministrazione, del settore fiscale, al mercato del lavoro e il comparto bancario. "E' indispensabile che tali sforzi siano ampliati e completati. Sfruttando l'inizio della ripresa economica e il contesto favorevole offerto attualmente dai bassi tassi di interesse, la tempestiva attuazione di sforzi complementari e sinergici nel settore finanziario e fiscale nonché di misure strutturali dovrebbero contribuire ad un incremento della crescita, ad avviare la ricostituzione di buffer e a ridurre il costo iniziale delle riforme. E' dunque importante - avvertono dal Fmi - che per il futuro si mantenga un ampio sostegno politico a favore di un vasto pacchetto di riforme". Infine, "il fondo Atlante rappresenta un passo molto importante perché riduce il rischio sistemico" per le banche italiane, dice Rishi Goyal dell'Fmi.