MONDO
Il Consiglio di Stato aveva ordinato lo stop alle cure
Francia. Eutanasia, la Corte Europea fa dietro front . Vincent Lambert deve rimanere in vita
Ribaltata in poche ore la decisione dei giudici francesi. L'uomo, un infermiere tetraplegico di 38 anni, è in uno stato di coscienza minima giudicato irreversibile dopo un incidente. La moglie preme per un trasferimento in Belgio per staccare la spina, mentre la famiglia d'origine vuole il mantenimento in in vita
"Continuare l'idratazione e la nutrizione dell'uomo costituirebbe un accanimento irragionevole", scrivevano i giudici francesi. A poche ore di distanza arriva la pronuncia della Corte europea dei diritti dell'uomo che fa dietro front: l'uomo deve rimanere in vita. In altre parole i giudici europei obbligano il CHU de Reims dove è ricoverato Vincent Lambert a continuare l'alimentazione. Non solo. Il paziente non può essere trasferito in Belgio dove vive la moglie da circa un anno e dove l'eutanasia è consentita per legge.
I giudici europei erano stati chiamati in causa lunedì dai genitori, fratelli e sorelle di Vincent che si oppongono da sempre all'arresto delle cure. "La Corte, il 24 giugno 2014, avendo saputo dello stop alla somministrazione dell'alimentazione stabilito dal Consiglio di Stato ha deciso d'indicare al Governo, in applicazione dell'articolo 39 del regolamento della Corte, nell'interesse delle parti [..] di bloccare questa decisione. La misura implica che il signor Lambert non possa essere spostato in un'altra struttura con l'obiettivo di interrompere l'alimentazione e l'idratazione" scirve la Corte nella decisione consultata da Le Figaro.
Un colpo di scena in un caso che va avanti da anni. E che ancora non vede la parola fine. L'esame sulla fondatezza della decisione della Corte richiederà mesi. "Vittoria", scrive intanto il fratello di Lambert che da sempre si è opposto allo stop alla cure.
Vincent Lambert, infermiere, è tetraplegico è in uno stato di coscienza minima giudicato irreversibile, dopo un incidente. Secondo i medici l'uomo ha subito una quasi completa distruzione di una parte del cervello e non ci sono prospettive di miglioramento.