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MONDO

Il caso

Francia: legittimo il divieto di indossare il Burqa. La sentenza della Corte Europea

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha respinto il ricorso contro il divieto al velo integrale nei luoghi pubblici entrata in vigore in Francia l'11 aprile del 2011

Una donna che indossa il burqa
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La legge francese che impone il divieto di portare il burqa in quanto vieta di nascondere integralmente il viso non viola il diritto alla libertà di religione né quello al rispetto della vita privata. E' quanto ha stabilito la Corte europea dei diritti umani.

"Legge non viola i diritti dell'uomo"
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha dunque respinto il ricorso contro il divieto al velo integrale nei luoghi pubblici entrata in vigore in Francia l'11 aprile del 2011. La legge non viola la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, hanno sancito i 17 giudici riuniti nella "Camera grande" in una sentenza che ha valore definitivo.

Il ricorso
L'autrice del ricorso, una donna musulmana francese di 34 anni e di origini pachistane, aveva denunciato il divieto a indossare burqa e niqab "secondo quanto previsto dalla sua religione, dalla sua cultura e dalle sue convinzioni personali" come una discriminazione, una violazione della sua libertà di culto e della sua vita privata e familiare.

La sentenza
La Corte ha "accettato che la barriera sollevata contro gli altri da un velo che copre il viso è percepita dallo Stato come una violazione del diritto degli altri a vivere in uno spazio sociale che rende la vita in comune più facile", ma nella sentenza ha riconosciuto che un paese che avvia procedimenti per varare leggi di questo tipo "corre il rischio di contribuire al consolidamento degli stereotipi che colpiscono gruppi specifici di persone e di incoraggiare espressioni di intolleranza quando al contrario ha il dovere di promuovere tolleranza".
 
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