MONDO
Il caso Tapie
Francia, Christine Lagarde a processo per negligenza
Il direttore del Fondo Monetario internazionale rischia una condanna fino a un anno di carcere e una pesante multa
L'ex ministro delle Finanze respinge le accuse
Lagarde sostiene di aver agito nell'"interesse dello Stato". Il processo durerà fino al 20 dicembre. Se prevarrà una sentenza di colpevolezza Lagarde rischia fino a un anno di prigione e 15.000 euro di multa.
Il tribunale speciale
A giudicarla sarà la Corte di Giustizia della Repubblica, un tribunale speciale con sede a Parigi che si occupa dei casi di infrazione commessi dai ministri. Il processo rischia di danneggiare gravemente la carriera della 60enne ex ministro delle Finanze, considerata una delle donne più potenti del globo.
Il caso Adidas
Tapie è l'ex propietario della squadra di calcio del Marsiglia. Nel 1990 comprò dalla famiglia Dassler il 95% dell' Adidas, che era in difficoltà economiche. Tapie rimise in piedi l'azienda e nel 1993, diventato ministro, venne invitato a vendere la Adidas per evitare conflitti di interesse. Lui affidò la cessione della sua quota, scesa al 78%, al Credit Lyonnais, che vendette la società per 315,5 milioni di euro a una cordata in cui era presente una controllata della banca e poi la rivendette ancora per 701 milioni. Tapie contestò l'operazione e fece ricorso. Nel frattempo la banca è fallita ed è stata rilevata da una struttura pubblica, il CDR, che Tapie ha portato in Tribunale per il risarcimento.
L'accettazione dell'arbitrato
La vertenza giudiziaria è durata dieci anni, nel 2005 la Corte d'Appello ha condannato lo Stato a pagare un risarcimento di 135 milioni di euro, nel 2006 la Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza. Tapie allora propose un arbitrato, cioè di portare la vicenda davanti a un tribunale di giudici indipendenti e l'allora ministro delle Finanze Lagarde nel 2007 accettò la proposta. Nel 2008 la Corte arbitrale decise che il CDR, cioè lo Stato, pagasse 405 milioni di euro a Tapie.
Tapie condannato
La decisione della Lagarde di accettare subì forti critiche. Successivamente la Procura di Parigi ha indagato Tapie per frode e alla fine del 2015 la Corte di Appello ha condannato la società di Tapie a pagare 404 milioni di euro per l'arbitrato del 2008. Lagarde, nel frattempo, aveva dichiarato sotto giuramento di aver agito di propria iniziativa, il che ha di fatto consentito a Sarkozy di evitare ogni coinvolgimento. I guai legali di Lagarde non le avevano impedito di conquistare lo scorso febbraio un nuovo mandato alla guida dell'istituto di Washington, che le ha confermato la fiducia.