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Il via a novembre
Immigrazione, Frontex Plus: ecco cosa prevede la missione europea nel Mediterraneo
L'obiettivo della nuova missione è quello di rafforzare la sforzo europeo nel Mediterraneo, in tema di immigrazione ed emergenza sbarchi. Verrà finanziata volontariamente attraverso un bando dai paesi membri
Partiamo dall'ultimo punto, il più delicato: Frontex plus non sostituirà nell'immediato Mare Nostrum. Resteranno due operazioni separate e spetterà poi eventualmente al governo italiano decidere la soppressione della seconda. Frontex plus, infatti, sarà più limitata nel campo di applicazione e nell'estensione geografica. "Non sarà identica, e soprattutto, non so se potremo trovare i mezzi per fare quello che ha fatto l'Italia" ha sottolineato il commissario agli Affari interni dell'Ue Cecilia Malmstroem. Tutto infatti dipenderà da quanti Stati membri parteciperanno a Frontex Plus e con quali mezzi.
La missione
In sostanza verrà rafforzata l'azione di pattugliamento delle frontiere meridionali dell'Unione, incorporando ed integrando due missioni internazionali già esistenti nel Mediterraneo: la Hermes e la Enea. Le navi Ue non si spingeranno però in acque internazionali, e avranno un ruolo di solo controllo e non di soccorso umanitario. Inoltre, nel corso del vertice tra il ministro Alfano e il commissario Malmstroem è stato deciso che le barche usate dai trafficanti saranno distrutte, per evitare così che vengano riutilizzate.
Le risorse
Il punto critico è quello delle risorse: senza l'apporto dei singoli governi, la struttura comunitaria non ha la capacità di farsi carico del problema migratorio. Malmstroem lo ha detto chiaramente: "Il successo di Frontex Plus - sottolinea la commissaria - dipende dalla partecipazione dei singoli Paesi". La partecipazione è lasciata alla volontà dei singoli Stati membri che, attraverso un bando, decideranno se e come contribuire. Francia e Germania hanno già garantito il loro sostegno.
Le critiche
In Italia le critiche che si sono sollevate vertono principalmente su due fronti: la partecipazione su base volontaria e lo scopo degli interventi. I paesi dell'Unione, infatti, sceglieranno se e in che misura sostenere Frontex Plus senza alcun obbligo concreto. In secondo luogo, la missione Ue si limita al pattugliamento e al controllo, diversamente da Mare Nostrum nata anche a scopo umanitario dopo la tragedia dell'ottobre 2013 in cui persero la vita oltre 360 migranti.