MONDO
Antalya
G20, occasione Erdogan dopo Parigi. Vertice con Renzi su terrorismo. Hollande manda videomessaggio
È atteso intorno alle 11.30 (le 10.30 in Italia) il premier Matteo Renzi in Turchia, dove inizia oggi il G20. Il presidente del Consiglio parteciperà alla foto di famiglia
Arriverà domani pomeriggio il momento cruciale del vertice. Per le 15.15 (le 14.15 in Italia) è in programma infatti la Quint - un formato nuovo -, al quale partecipa anche l'Italia: seduti intorno a un tavolo il presidente Usa Barack Obama, la cancelliera Angela Merkel, il premier britannico David Cameron, il ministro degli esteri francese Laurent Fabius, in rappresentanza del presidente Francois Hollande trattenuto in Francia dalla situazione dopo gli attentati e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Al centro naturalmente non potranno che esserci la questione della Siria, del terrorismo e degli esodi migratori.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto con molta chiarezza, già poche ore dopo gli attentati, quali sono le sue intenzioni: cogliere il momento per portare a casa un risultato a lungo cercato, quello di una coalizione contro il terrorismo che lo veda tra i protagonisti, che cancelli definitivamente le contestazioni sui diritti umani in Turchia, sulla repressione della minoranza curda e della stampa di opposizione. "Tutti i tipi di terrorismo - ha detto - sono cattivi, tutti i terroristi sono cattivi. Dobbiamo abbandonare e rigiutare la logica 'il mio terrorista è buono, il tuo è cattivo'".
Alla vigilia del vertice, due sono state le operazioni contro presunti militanti Isis, entrambe a Gaziantep, nel sudeest della Turchia. Un blitz contro una cellula jihadista nella quale, scrive il quotidiano Hurriyet, diversi agenti sono rimasti feriti dopo essere stati investiti da un'esplosione. Mentre altri quattro presunti militanti dell'Isis sono stati uccisi dai militari turchi a un posto di blocco: i quattro non si sarebbero fermati all'alt. E non si fermano mai neanche le operazioni contro i curdi. Proprio mentre avvenivano gli attentati di Parigi, otto F16, partiti dalla base aerea di Diyarbakir, hanno colpito le postazioni del Pkk nella regione di Kandil. E ancora, tre giorni fa le forze di sicurezza turche hanno ucciso 11 militanti curdi in scontri vicino al confine con la Siria e l'Iraq, mentre un soldato è stato ucciso in un altro scontro a fuoco nel sud-est.
Il presidente francese Francois Hollande è rimasto a parigi. Già dalle prime ore dopo la strage dell'altra notte ha fatto sapere che non andrà al g20 e che al suo posto ha inviato il ministro degli esteri, Fabius. ma è atteso - secondo quanto si apprende tra le maglie dell'organizzazione - un videomessaggio del leader francese. Durante il vertice, probabilmente domani in coincidenza con quando alle 12 a Parigi si ricorderanno le vittime, i lavori del summit dovrebbero inoltre fermarsi per un minuto di silenzio.